Giorgio Saviane: differenze tra le versioni

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Incipit, citazioni, bibliografia
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==''Il mare verticale''==
===[[Incipit]]===
Da mesi prorompeva all'alba dopo aver minacciato tutta la notte. Spesso scoppiava dal buio in frode alle disposizioni che lo vietavano: per una decina di minuti, giusto il tempo alla camionetta della questura di arrivare se qualcuno reclami, e trovare silenzio. I colpi battevano fin dentro le ossa, sulle scapole, per le costole, e poi giù per le braccia, sulle dita, per risalire alle tempie, agli zigomi ai muscoli della faccia ai denti che fremevano vicino alla lingua impotente. Una folle paura si diramava agli arti che avrebbero voluto fuggire, agguantare.
===[[Citazioni]]===
*Chi vuole capire tutto ha della razionalità un'idea metafisica. (p. 22)
*Furono le glaciazioni a costringermi a strappare il fuoco dalle mani di dio. (p. 61)
*Se un giorno non spuntasse il sole? L'uomo di Neandertal lo continua a temere pur liberato dai ghiacci. (p. 61)
 
===Citazioni sul libro===
*La cosa che subito, e più di tutto, colpisce il lettore di ''Il mare verticale'' è la larghezza e la novità dell'impianto; larghezza e novità reali, e non apparenti e superficiali (come accade spesso nei cosiddetti romanzi o antiromanzi che oggi si sfornano con tanta facilità ed abbondanza). ([[Natalino Sapegno]])
*Affermare che sia riuscito pienamente e in ogni punto a far coincidere il personaggio, il linguaggio, il ritmo narrativo con l'ideazione generale, sarebbe forse dir troppo. Basta riconoscere che non di rado l'adeguazione avviene, e che il metodo prescelto per attuarla è, o almeno a me sembra, nell'insieme indovinato. ([[Natalino Sapegno]])
 
==''Il papa''==
===[[Incipit]]===
''L'inferno''<br>Camminavano sul bordo erboso della strada, verso sera. Claudio le chiese:<br>«Cosa farai quando sarai grande?»<br>«Non so», disse.<br>«Credi tu,no?», insistette il bambino che riandava alla precedente lezione di catechismo. Mettete il dito sopra una candela, aveva detto il parroco, non potete tenerlo che un attimo: continuate, e il dolore sarà insopportabile. Nell'inferno si è immersi nel fuoco, un fuoco più terribile dello stesso fuoco, senza poter morire; e non servirà piangere, nessuno potrà salvarsi dalle fiamme eterne.<br>«Certo che credo», affermò la sorella.<br>«Perché allora non ti fai suora? Io farò il prete per essere sicuro di andare in paradiso.»
===Citazioni===
*Non vi è pace di uno: la solitudine non è pace, è silenzio.
*La pace di [[Cristo]] è la pace degli uomini insieme, sopra le onde del coraggio, del fermento: Dio è rischio, conquista. (p. 32)
 
 
==Bibliografia==
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*Giorgio Saviane, ''Getsèmani'', CDE 1981.
*Giorgio Saviane, ''Il tesoro dei Pellizzari'', introduzione di Nella Raggio, Edizione Mondadori – De Agostini, 1990.
*Giorgio Saviane, ''Il mare verticale'', introduzione di [[Carlo Salinari]], nota di [[Natalino Sapegno]], TEN, 1994. ISBN 88-7983-397-9
*Giorgio Saviane, ''Il papa'', introduzione di [[Mario Pomilio]], TEN, 1995. ISBN 88-7983-771-0
 
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