Teresa d'Avila: differenze tra le versioni

(1515-1582) religiosa e mistica spagnola
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Donluca (discussione | contributi)
Nuova pagina: [[Immagine:Livio Mehus con San Pietro d’Alcantara che comunica santa Teresa d’Avila (1683).jpg|thumb|right|200px|Livio Mehus, San Pietro d'Alcantara che comunica santa Teresa d'Avi...
(Nessuna differenza)

Versione delle 21:09, 16 ott 2008

Santa Teresa d'Ávila, detta anche Santa Teresa di Gesù al secolo Teresa Sánchez de Cepeda Ávila y Ahumada (1515 – 1582), monaca, mistica e santa spagnola.

Livio Mehus, San Pietro d'Alcantara che comunica santa Teresa d'Avila (1683), Museo dell'Opera del Duomo di Prato

Il castello interiore

Incipit

Fra le cose impostemi dall'obbedienza, ben poche mi sono state così difficili come questa di mettermi ora a scrivere dell'orazione, sia perché sembra che il Signore non mi conceda lo spirito né il desiderio di farlo, e sia perché mi trovo da tre mesi con la testa così debole e intontita da scrivere con pena anche per gli affari di necessità. Ma sapendo che la forza dell'obbedienza suole appianare ogni cosa, anche quelle che sembrano impossibili, mi accingo all'opera di buona voglia, benché ne senta un'estrema ripugnanza: Iddio non mi ha mai dato di vedermi in continua lotta con le infermità e con ogni sorta di occupazioni senza che la natura ne soffra. Mi assista Colui nella cui misericordia confido, e che in mio favore ha già fatto cose assai più difficili.

Citazioni

  • Chi commette un peccato mortale intende di contentare,non Dio, ma il demonio; e siccome il demonio non è che tenebra, la povera anima si fa tenebra con lui.
  • Chi si scandalizza nell'apprendere che Dio può far tante grazie fin da questo esilio, tengo per certo che sia senza umiltà e senza amore del prossimo.
  • Le anime senza orazione sono come un corpo storpiato o paralitico che ha mani e piedi, ma non li può muovere.
  • Non chiamo infatti orazione quella di colui che non considera con chi parla, chi è che parla, cosa domanda e a chi domanda, benché muova molto le labbra.
  • Sappiamo di avere un'anima, perché l'abbiamo sentito e perché ce l'insegna la fede, ma così all'ingrosso, tanto vero che ben poche volte pensiamo alle ricchezze che sono in lei, alla sua grande eccellenza e a Colui che in essa abita.

Bibliografia

  • Teresa d'Avila, Il castello interiore, tradotto da Letizia Falzone, Paoline, 2005

Altri progetti