Alberto Moravia: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Alberto Moravia==
*Dunque in quei giorni, una impazienza straordinaria dominiva la mia vita. Niente di quello che facevo mi piaceva ossia mi sembrava degno di essere fatto; d'altra parte, non sapevo immaginare niente che potesse piacermi, ossia che potesse occuparmi in maniera durevole. (da ''La noia'')
*Il sentimento della noia nasce in me da quello dell'assurdità di una realtà, come ho detto, insufficiente ossia incapace di persuadermi della propria effettiva esistenza. (da ''La noia'')
*In principio, dunque, era la noia, volgarmente chiamata caos. Iddio, annoiatosi della noia, creò la terra, il cielo, l'acqua, gli animali, le piante, Adamo ed Eva; i quali ultimi, annoiandosi a loro volta del paradiso, mangiarono il frutto [[proibizione|proibito]]. Iddio si annoiò di loro e li caccio dall'Eden. (da ''La noia'')
*Gli uomini veramente di profondo senso religioso non si scandalizzano mai. Insomma, non credo che Cristo si scandalizzasse mai... [...] Anzi non si è mai scandalizzato. Si scandalizzavano i farisei. (dal film-documentario ''[[Comizi d'amore]]'', 1964, di [[Pier Paolo Pasolini]]; citato in Pier Paolo Pasolini, ''Per il cinema'', a cura di Walter Siti e Franco Zabagli, Mondadori)
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*Se fossi religioso, direi che è venuta l'[[apocalisse]], quando appunto si vedranno i cavalli pascolare il grano. Siccome non sono religioso, mi limito a dire che sono venuti i nazisti, il che, forse, è la stessa cosa. (da ''La ciociara'', Bompiani)
*Soprattutto quando ero bambino, la noia assumeva forme del tutto oscure a me stesso e agli altri, che io ero incapace di spiegare e che gli altri, nel caso di mia madre, attribuivano a disturbi della salute o altri simili cause. (da ''La noia'')
*Su tutto questo non so dare altra spiegazione, se non che la contraddizione costituisce il fondo mobile e imprevedibile dell'animo umano. (da ''La noia'')
*Sulle sabbie del deserto come sulle acque degli oceani non è possibile soggiornare, mettere radici, abitare, vivere stabilmente. Nel deserto come nell'oceano bisogna continuamente muoversi, e così lasciare che il vento, il vero padrone di queste immensità, cancelli ogni traccia del nostro passaggio, renda di nuovo le distese d'acqua o di sabbia, vergini e inviolate. (da ''Lettere dal Sahara'', Bompiani)
*Un male incerto provoca inquietudine, perché, in fondo, si spera fino all'ultimo che non sia vero; ma un male sicuro, invece, infonde per qualche tempo una squallida tranquillità. (da ''Il disprezzo'', Bompiani, 1963, p. 77)