William S. Burroughs: differenze tra le versioni

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citazioni da ''Dal cioccolato alla morfina''
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==Citazioni di William Seward Burroughs==
*Il tossicomane da barbiturici offre uno spettacolo terrificante. Non riesce a coordinarsi, barcolla, cade dagli sgabelli del bar, si addormenta nel mezzo di una frase, si fa cadere il cibo dalla bocca. È confuso, rissoso e stupido. E quasi sempre fa uso di altre droghe, qualunque cosa sulla quale possa mettere le mani: alcol, benzedrina, oppiacei, marijuana. Chi usa barbiturici viene guardato con sdegno nella società dei tossicomani: "Pezzenti delle pasticche". [...] Credo che i barbiturici diano la peggior forma possibile assuefazione: sgradevole, tendente a peggiorare e difficile da curare. (da ''Pasto nudo'', 1959<ref>Citato in Weil 2007, p. 90.</ref>)
*La roba non è uno sfizio. È un modo di vivere. (da ''La scimmia sulla schiena'', 1953<ref>Citato in Weil 2007, p. 109.</ref>)
*Lo psicotico è uno che ha scoperto come vanno le cose. (citato in Gustav Hasford, ''Nato per uccidere'', traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, 1989)
 
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===[[Explicit]]===
<center><small>THE PENNY ARCADE PEEP SHOW</center></small><br>Ragazzi nudi in piedi di fianco a una sorgente savana per sfondo una testa di giraffa in lontananza. I ragazzi parlano in grugniti e ringhi, brontolii e guaiti e si mostrano i denti a vicenda come cani selvatici. Due ragazzi fottono stando in piedi schiene contratte denti stretti, peli ritti sulle caviglie, increspature di pelle d'oca sulle gambe guaiscono e mugolano.<br>Nei giardini di carne marcia languidi ragazzi Bubu con neri sorrisi grattano piaghe erogene malati putridi dolci i loro corpi nudi evaporano una nebbia color seppia di soffocanti vapori nitrosi.<br>Verde ragazzo lucertola accanto a un ruscello stagnante sorride e strofina i suoi logori calzoncini di cuoio con un lento dito.<br>Fioca strada su abiti insudiciati un ragazzo è in piedi nudo con la camicia in una mano e l'altra mano sta grattando il culo.<br>Due giovani nudi con i capelli neri e ricciuti e orecchie a punta da Pan giocano a dadi di fianco a una fontana di marmo. Il perdente si china in avanti guardando il proprio riflesso nella vasca. Il vincitore si mette in posa dietro a lui come un dio fallico. Tiene allargate le lisce natiche bianche con i pollici. Le labbra si arricciano sui denti bianchi e aguzzi. Una risata scuote il cielo.<br>Ragazzi aliante planano giù dal tramonto su ali rosse e fanno piovere frecce dal cielo.<br>Ragazzi fionda scivolano attraverso la vallata sulle loro ali nere di plastica come fogli di mica al sole vestiti stracciati che sventolano sulla dura carne rossa. Ciascun ragazzo ha una pesante fionda attaccata al polso con una cinghia di cuoio. Alla cintura hanno borse di cuoio piene di pietre nere rotonde.<br>I ragazzi pattinatori si lanciano giù da una collina in un turbine di foglie autunnali. Tagliano attraverso una pattuglia della polizia. Il sangue spruzza le foglie secche nell'aria.<br>Lo schermo sta esplodendo in crateri lunari e argentee macchioline bollenti.<br>«Ragazzi selvaggi molto vicini adesso.»<br>Il buio scende sui sobborghi in rovina. Un cane abbaia in lontananza. Fioche malferme stelle stanno volando via attraverso un vuoto cielo luccicante, ''i ragazzi selvaggi sorridono''.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*William Burroughs, ''Ragazzi selvaggi'' (''The wild boys'', 1969), traduzione di Giulio Saponaro, SugarCo, Milano, 1979.
*Andrew Weil e Winifred Rosen, ''Dal cioccolato alla morfina. Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente'', traduzione di Fabio Bernabei, Arcana, Roma, 2007. ISBN 9788879664257
 
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