Vergilio Gamboso: differenze tra le versioni

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*Sboccia fra i due uomini un'amicizia indissolubile e santa, una confidenza reciproca ammirevole. Da quel momento, Luca ha un cognome: sarà, in vita e in morte, «Luca di sant'Antonio».
*Pacificatori di dissidi familiari, predicatore efficace, consigliere di anime, esemplare di virtù evangeliche, egli scende nella tomba compianto da tutti, padovani e religiosi, che vedevano in lui l'erede spirituale di [[Sant'Antonio di Padova|sant'Antonio]].
*{{NDR|Su [[Elena Enselmini]]}} Non indugiò a lungo, in questa terra: appena ventiquattr'anni, ma sufficienti a maturarla alla santità.
*Ha ricevuto col sangue la risolutezza e lo sprezzo del pericolo. Non le importa di essere incompresa dal mondo, e forse perseguitata, derisa come una ragazzina ostinata e fanatica. Il mondo ha sempre trattato e continua a trattare allo stesso modo coloro che si svincolano da lui, che non prendono sul serio le sue promesse, le sue seduzioni. Elena guardava davanti e in alto: «Che cosa vuoi da me, Signore?»
*Fiore gentile, nato in un mondo avvelenato d'orgoglio e di omicidio, Elena resta una delle figure più soavi della chiesa padovana e della famiglia serafica.
 
{{NDR|Vergilio Gamboso, ''Vita di Sant'Antonio'', Edizioni Messaggero, Padova, 1994.}}