Julius Evola: differenze tra le versioni

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per prima cosa, via le citazioni senza fonte
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- Portarsi non là dove si difende, ma là dove si attacca. (<i>Cavalcare la tigre</i>, 1962)<br>
- A partire da un dato punto, non più per il sangue, non più per gli affetti, non più per la patria, non più per un umano destino, potrai sentirti unito a qualcuno. Unito ti potrai sentire solo con chi è sulla tua stessa via. <br>
- Agire senza guardare ai frutti, senza che sia determinante la prospettiva del successo o dell’insuccesso, della vittoria e della sconfitta, del guadagno o delle perdite, e nemmeno quella del piacere e del dolore, dell’approvazione e della disapprovazione altrui. <br>
- La vita deve essere volontà diretta da un pensiero.<br>
- Senza attenuazioni e senza compromessi, noi ci contrapponiamo all'abbassamento del livello spirituale che su tutti i piani gli uomini di oggi hanno costituito a sistema.<br>
- È importante, è essenziale, che si costituisca una élite la quale, in una raccolta intensità, definisca secondo un rigore intellettuale ed un'assoluta intransigenza l'idea, in funzione della quale si deve essere uniti, ed affermi questa idea soprattutto nella forma dell'uomo nuovo, dell'uomo della resistenza, dell'uomo dritto fra le rovine. Se sarà dato andar oltre questo periodo di crisi e di ordine vacillante e illusorio, solo a quest'uomo spetterà il futuro. Ma quand'anche il destino che il mondo moderno si è creato, e che ora sta travolgendolo, non dovesse esser contenuto, presso a tali premesse le posizioni interne saranno mantenute: in qualsiasi evenienza ciò che potrà esser fatto sarà fatto e apparterremo a quella patria, che da nessun nemico potrà mai essere né occupata né distrutta. (<i>Orientamenti</i>, 1950)<br>
- Di fatto, le premesse vere per una esistenza e una civiltà superiore sono sempre di carattere interno, dipendono cioè da quel che l’uomo – un dato tipo umano – è, spiritualmente, senza esser necessariamente legate alle circostanze esterne e ambientali: proprio al contrario di come il marxismo la pensa.<br>
- Chi esce dal fiume della Tradizione si perde nel mare della decadenza.<br>
- Si lascino pure gli uomini del tempo nostro parlare, con maggiore o minore sufficienza e improntitudine, di anacronismo e di antistoria. [...] Li si lascino alle loro "verità" e ad un'unica cosa si badi: a tenersi in piedi in un mondo di rovine. [...] Rendere ben visibili i valori della verità, della realtà e della Tradizione a chi, oggi, non vuole il "questo" e cerca confusamente "l'altro" significa dare sostegni a che non in tutti la grande tentazione prevalga, là dove la materia sembra essere ormai più forte dello spirito. (<i>Rivolta contro il mondo moderno</i>, 1934)<br>
- Nell'idea va riconosciuta la nostra vera patria. Non l'essere di una stessa terra o di una stessa lingua, ma l'essere della stessa idea è quel che oggi conta. (<i>Orientamenti</i>, 1950)<br>
- Esser duri con se stessi, esser cortesi di fronte agli altri, questa è stata sempre la massima di uno spirito aristocratico, dello stile di vita di chi non è “volgare”.<br>
- Il peso di una privazione scompare quasi nel punto in cui la si possa concepire come voluta, e non come imposta.<br>
- Un artigiano che assolve perfettamente alla sua funzione è indubbiamente superiore ad un re che scarti e non sia all'altezza della sua dignità. (<i>Orientamenti</i>, 1950)<br>
- Il destino di Roma, come non vacillò nelle vicende della antiche guerre, del pari si riaffermerà vittorioso nelle vicende della futura era delle "guerre totali". <br>
- Prima di pensare ad azioni esteriori, spesso dettate solo da momentanei entusiasmi, senza radici profonde, si dovrebbe pensare alla formazione di sé, all'azione su sé, contro tutto ciò che è informe, sfuggente o borghese.<br>
- Per noi imperialisti integrali, nemici irriducibili di ogni politica plebea, di ogni forma di socialismo e di democrazia, il fascismo è troppo poco. Noi avremmo voluto un fascismo più radicale, più intrepido, fatto di una forza pura.<br>