Alessandro Varaldo: differenze tra le versioni

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*Cadeva su [[Londra]] una notte strana. Purissima la volta del cielo ed Espero luceva come la si vede sul [[Roma|Palatino]] od affacciata ai monti di [[Sorrento]]: si presentava una luna piena come rare notti può illuminare la Torre spaventosa o l'acqua oliata del maestoso fiume. E tutta questa gaiezza, questa festività notturna della natura ci pesava tristemente addosso mentre ci incamminavamo verso il Phoenix Park. (p. 72)
 
==Mio zio il Diavolo''==
===[[Incipit]]===
Reginaldo si destò verso le tre del pomeriggio. Ler ascoltò anzi l'una dopo l'altra cantante dal cucùlo dell'anticamera, e poiché s'era coricato presto - concluse, a mente un po' anebbiata ancora, che potevano essere soltanto le tre cose del pomeriggio.Sì, a meno che non fossero le tre di notte. Ma, quantunque buia la stanza, filtrava dalla complicità delle persiane e delle tende una incerta luce timida e grigia. Sicché reginaldo fra sé deliberò in favore del pomeriggio e della pioggia.
===Citazioni===
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===Citazioni sul libro===
*Nell'avventura di ''Mio Zio il Diavolo'', se mancherà l'unghia del leone, vive il desiderio del motto leggendario: accetala dunque, pegno della nostra buona amicizia, e pensa che il solo augurio ch'io mi faccio è quello d'una lettura senza sforzo e senza noia. (Alessandro Varaldo ,in prefazione al libro)
 
==Bibliografia==
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*Alessandro Varaldo, ''Nuove penne dell'aquila'', A. Mondadori Editore, Milano 1935.
*Alessandro Varaldo, ''Le notti incredibili'', A. Mondadori Editore, Milano 1931.
*Alessandro Varaldo, Mio zio il Diavolo'', A. Mondadori Editore, Milano 1929.
 
[[Categoria:Scrittori italiani|Varaldo, Alessandro]]