Giorgio Saviane: differenze tra le versioni

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[...] un'appassionante meditazione religiosa, che non rinnega, ma sublima, la dimensione antropologica e quella amorosa, collocandole in un clima religioso. ([[Carlo Sgorlon]])
 
==[[Incipit]] de ''Il tesoro dei Pellizzari''==
===[[Incipit]]===
«Signora, c'è il prete», venne ad annunciare Togna.<br>«Fallo entrare; che venga avanti» disse la nonna.<br>Nella grande stanza semibuia lo strascichio della sedia seguiva il lento movimento della vecchia.<br>La casa della nonna era lunga e bassa. Una fila di alberi sulla strada toglieva il sole a una parte del giardino. Verso sera l'ombra si confondeva con i muri. I fiori erano sommersi nel verde cupo. Ogni tanto il sole, filtrando attraverso le foglie, ne scovava i colori.
===Citazioni===
 
*Non sempre le azioni degli uomini hanno per solo scopo l'interesse. (p. 101, in edizione Euroclub, 1983)
===Citazioni sul libro===
*''Il tesoro dei Pellizzari'' è un romanzo autobiografico fresco e avvincente, giudicato da molti estimatori dello scrittore il suo libro più bello. Non si può dargli torto: qui, infatti, il gusto del narrare, del raccontare i fatti come sono avvenuti prevale sul desiderio di indagare e, a volte, di stupire dei libri della maturità. La storia della famiglia Pellizzari è ambientata a Castelfranco, nel Veneto, a cominciare dall'avvento del fascismo fino alla lotta partigiana e ai giorni della liberazione. (Nella Raggio, in introduzione)