Jean de La Bruyère: differenze tra le versioni

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*Ci sono delle persone che, prima di pensare, ci parlano su un mattino.
*Ci vuole una grande fortuna per fare fortuna.
*Fare libri è un lavoro da professionisti, come fare orologi.
*Finché gli uomini potranno morire, e ameranno vivere, il medico sarà oggetto di ironia, e pagato profumatamente.
*La donazione è la parte più difficile; cosa costa aggiungervi un sorriso?
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*Quelli che impiegano male il loro tempo sono i primi a lamentarsi che passi troppo in fretta.
*Si ricava questo bene dalla perfidia delle donne: che guarisce dalla gelosia.
*Siamo arrivati troppo tardi per dire qualcosa che non sia già stato detto.
 
==''I caratteri''==
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*È piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
*È più comune vedere un amore estremo che una perfetta amicizia.
*Fare un libro è un mestiere, come fare una pendola: occorre qualche cosa di più che un po' d'ingegno per essere autore.
*Farsi un nome con un'[[opera]] perfetta non è così facile come far valere un'opera mediocre con il nome che ci si è già fatti.
*Gli uomini arrossiscono meno dei loro misfatti che delle loro debolezze e vanità.
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*Le donne sono estreme: o migliori o peggiori degli uomini.
*Lo schiavo ha un solo padrone; l'ambizioso ne ha tanti quante sono le persone utili alla sua fortuna.
*Lo sciocco non entra, non esce, non si siede, non si alza, non tace né si tiene ritto su due piedi allo stesso modo dell'uomo intelligente.
*Nella pura [[amicizia]] c'è un piacere che non possono provare quanti sono nati mediocri.
*Quando con certe persone si è fatto il possibile per conquistarle, se la cosa non riesce c'è ancora una risorsa: non far più nulla.
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*Spesso la [[critica]] non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
*Tutto è [[tentazione]], per chi la teme.
*Tutto è stato detto, e si giunge troppo tardi, dopo più di settemila anni che gli uomini esistono e pensano.
*Un uomo di ingegno mediocre crede di scrivere divinamente; uno di solido ingegno ritiene di scrivere passabilmente.
*Lo sciocco non entra, non esce, non si siede, non si alza, non tace né si tiene ritto su due piedi allo stesso modo dell'uomo intelligente.
 
==Bibliografia==