Cesare Garboli: differenze tra le versioni

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*I [[romanzo|romanzi]] stanno nella realtà come in letargo. Aspettano solo di essere riconosciuti. (da ''Trenta poesie famigliari di Giovanni Pascoli'', Einaudi, 1990)
*Il potere, in se stesso, comunque lo si pratichi, comunque lo si cerchi, è un male. È stato [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] il primo, limpido assertore che agire la storia, fare la storia e non subirla è comunque rendersi complice di un male, diventare corresponsabili di un orrore. (da '' Ricordi tristi e civili'', Einaudi)
*La poesia di [[Sandro Penna|Penna]] è fatta di solitudine... pennaPenna è incapace di pensare che il piacere di vivere dipenda da altro che da se stessi. È, in questo, sommamente maschile. (citato in Tommaso Giartosio, ''Perché non possiamo non dirci'', Feltrinelli, 2004, p. 61)
*{{NDR|Riferendosi a ''Purgatorio'' VI}} Noi siamo stati il giardino dell'Impero, come diceva Dante. Siamo simili a un Efebo dentro al quale tutti gli altri stati hanno desiderato stare, ammirati della sua bellezza. Quando abbiamo smesso di essere u bel ragazzo che l'ha preso nel sedere, abbiamo fatto la faccia feroce, per poi sbagliare tutto.. La vocazione del nostro paese è una vocazione servile, nel bene e nel male. (citato in Tommaso Giartosio, ''Perché non possiamo non dirci'', Feltrinelli, 2004, p. 164)
*Le cause del naufragio, le circostanze del disastro, lo scioglimento del mistero che tuttora circonda la fine di [[Ippolito Nievo|Nievo]], il ritrovamento delle casse e dei resti del battello a vapore, sono il tema di una narrazione che assume, a tratti, l'aspetto di un'inchiesta o di un giallo politico. Sotto questo aspetto, il romanzo di Nievo è "anche" la storia di una sopetta strage di Stato italiana, maturata dalla Destra e decisa dal potere piemontese per liquidare la Sinistra garibaldina: "strage" con la quale si sarebbe aperta la storia dell'Italia unita.<ref name=prato>Dalla prefazione a Stanislao Nievo, ''Il prato in fondo al mare'', Arnoldo Mondadori Editore, 1974.</ref>
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*Nievo racconta ad alto livello termico, spinge al massimo la caldaia, senza curarsi che le strutture cedano. Sotto questo punto di vista, ''Il prato in fondo al mare'' viene "prima della cultura".<ref name=prato/>
*Le cause del naufragio, le circostanze del disastro, lo scioglimento del mistero che tuttora circonda la fine di [[Ippolito Nievo|Nievo]], il ritrovamento delle casse e dei resti del battello a vapore, sono il tema di una narrazione che assume, a tratti, l'aspetto di un'inchiesta o di un giallo politico. Sotto questo aspetto, il romanzo di Nievo è "anche" la storia di una sospetta strage di Stato italiana, maturata dalla Destra e decisa dal potere piemontese per liquidare la Sinistra garibaldina: "strage" con la quale si sarebbe aperta la storia dell'Italia unita.<ref name=prato/>
 
==''Scritti servili''==
*Esistono, secondo me, gli scrittori-scrittori e gli scrittori-lettori. Lo scrittore-scrittore lancia le sue parole nello spazio, e queste parole cadono in un luogo sconosciuto. Lo scrittore-lettore va a prendere quelle parole e le riporta a casa, come Vespero le capre, facendole riappartenere al mondo che conosciamo.
*[[Leggere]] è sentirsi posseduti; essere assaliti da un raptus e invasi da un démone, al punto che a volte penso che ficcare il naso in un libro sia un'operazione contro natura, nei limiti in cui al Leopardi estremo sembrava contro natura non dico l'intelligenza, ma il pensiero.
*Ma leggere è vedere, e scrivere è essere ciechi.
 
{{NDR|Cesare Garboli, ''Scritti servili'', Einaudi.}}
 
==Note==