Luc de Clapiers de Vauvenargues: differenze tra le versioni

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*La [[ragione]] ci trae in inganno più spesso della natura.
*L'[[onestà]], che ai mediocri impedisce di raggiungere i loro fini, per gli abili è un mezzo di più per riuscire.
*Nessuna cosa di lunga durata è molto piacevole, nemmeno la vita; tuttavia l'amiamo.
*Nessuno è più esposto all'errore di chi agisce soltanto per riflessione.
*Sappiamo più cose inutili di quante ne ignoriamo di necessarie.
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*Sono più grandi le [[fortuna|fortune]] che i grandi ingegni.
*Talvolta i nostri difetti ci legano l'uno all'altro tanto strettamente quanto la virtù stessa.
*Vi sono persone che senza i loro difetti mai avrebbero fatto conoscere le loro qualità.
 
==''Riflessioni e massime''==
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*La [[chiarezza]] adorna i pensieri profondi. (1923)
*La clemenza vale più della giustizia. (1923)
*La costanza è la chimera dell'[[amore]]. (1923)
*La mediocrità di spirito e la [[pigrizia]] producono più filosofi che non la [[riflessione]]. (1923)
*La [[pazienza]] è l'arte di sperare. (1923)
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*Molti uomini vivono felici senza saperlo.
*Nell'[[infanzia]] di tutti i popoli, come in quella dei singoli individui, il sentimento ha sempre preceduto la riflessione ed è stato il suo primo maestro. (1989)
*Nessuna cosa di lunga durata è molto piacevole, nemmeno la vita; tuttavia l'amiamo. (1923)
*Nessuno, quanto gli sciocchi, si crede capace di ingannare le persone intelligenti. (1923)
*Non ci sono persone più acide di quelle che son dolci per interesse.
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*Un principe è grande e degno d'amore quando ha le virtù di un re e i difetti di un privato cittadino. (1923)
*Una massima che abbia bisogno di essere spiegata non vale niente. (1923)
*Vi sono persone che senza i loro difetti mai avrebbero fatto conoscere le loro buone qualità. (1923)
 
==Bibliografia==