André Malraux: differenze tra le versioni

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'''André Malraux''' (1901 – 1976), politico e scrittore francese.
 
===Citazioni= di André Malraux==
*{{NDR|Ospite di [[Maxim Gorky]] presso Mosca nel 1934}} Bevo alla salute di un assente la cui presenza si fa oggi sentire qui a ogni istante: [[Lev Trotsky|Lev Davidovic Trotsky]]. (citato da Marco Cicala sul ''Il Venerdi di Repubblica'', 14 marzo 2008)
*L'[[arte]] non è una sottomissione ma una conquista. (citato da Marco Cicala sul ''Il Venerdi di Repubblica'', 14 marzo 2008)
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*Ogni creazione è, all'origine, la lotta di una forma in potenza contro una forma imitata. (da ''Psicologia dell'arte'')
 
===Senza fonte===
{{senza fonte}}
 
*È difficile essere [[Uomo|uomini]].
*Ho imparato che una [[vita]] non vale nulla e che nulla vale una vita.
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==''La condizione umana''==
===[[Incipit]]===
====Tsevrenis====
Avrebbe tentato di sollevare la zanzariera? O avrebbe colpito attraverso la stoffa? L'angoscia gli torceva le viscere; conosceva bene la propria fermezza, ma in quel momento la valutava con una coscienza ottusa, affascinato com'era da quel mucchio di mussola bianca che cadeva dal soffitto su un corpo meno visibile di un'ombra e da cui usciva soltanto quel piede, mezzo inclinato nel sonno, ma vivo, carne d'uomo. L'unica luce veniva dal palazzo vicino: un grande rettangolo bianco tagliato dalle sbarre della finestra, una delle quali rigava il letto proprio sotto il piede, come per metterne in rilievo il volume e la vita. Quattro o cinque clacson stridettero contemporaneamente. L'avevano forse scoperto? Ah, poter combattere, combattere un nemico che si difende!
 
===Citazioni===
{{NDR|André Malraux, ''La condizione umana'', traduzione di Sonia Bay Tsevrenis, Garzanti, 1967.}}
*Di ogni persona, possediamo soltanto quello che riusciamo a cambiare in lei. (p. 44)
 
*La donna è sottomessa all'uomo come l'uomo è sottomesso allo Stato; e servire l'uomo è cosa meno dura che servire lo Stato. Viviamo forse per noi stessi? Noi non siamo nulla. Viviamo per lo Stato nel presente, e per l'ordine dei morti nei secoli... (p. 45)
===A. R. =Ferrarin====
===[[Incipit]]===
Avrebbe tentato di sollevare la zanzariera? Avrebbe colpito di traverso? L'angoscia gli torceva le viscere; conosceva bene la propria fermezza, ma in quel momento la valutava con ebetismo, affascinato da quel mucchio di mussolina bianca, che dal soffitto cadeva su un corpo meno visibile di un'ombra e da cui non usciva che quel piede mezzo curvato dal sonno, ma vivo, carne d'uomo. L'unica luce veniva dal ''building'' vicino: un grande rettangolo d'elettricità tagliato dalle sbarre della finestra, una delle quali rigava il letto proprio sopra il piede, come per mettere in rilievo il volume e la vita. Quattro o cinque clackson stridettero contemporaneamente. L'avevano forse scoperto? Quale liberazione sarebbe stata combattere un nemico che si difende!
 
===Citazioni===
{{NDR|André Malraux, ''La condizione umana'', traduzione di A. Radames Ferrarin, CDE, 1976}}
*Il marxismo non è una dottrina, è una volontà; esso rappresenta per il proletariato e per i suoi uomini - che siete voi - la volontà di conoscersi, di sentirsi come tali, di vincere come tali: non dovete essere marxisti per aver ragione, ma per vincere senza tradirvi. (p. 69)
 
===Citazioni===
*Di ogni persona, possediamo soltanto quello che riusciamo a cambiare in lei. (1967, p. 44)
*La donna è sottomessa all'uomo come l'uomo è sottomesso allo Stato; e servire l'uomo è cosa meno dura che servire lo Stato. Viviamo forse per noi stessi? Noi non siamo nulla. Viviamo per lo Stato nel presente, e per l'ordine dei morti nei secoli... (1967, p. 45)
*Il marxismo non è una dottrina, è una volontà; esso rappresenta per il proletariato e per i suoi uomini - che siete voi - la volontà di conoscersi, di sentirsi come tali, di vincere come tali: non dovete essere marxisti per aver ragione, ma per vincere senza tradirvi. (1976, p. 69)
 
===Citazioni sul libro===
*Al suo apparire ''La condizione umana'' suscitò una sorte di stupefazione. A rileggerlo oggi, si ritrovano in esso ragioni della sua fortuna: una grandezza letteraria incontestabile, scaltra, modernissima e una grande esperienza di un mondo remoto. In realtà, questo libro tocca il proletariato e l'individuo. ([[A.R.Ferrarin, citato in prefazione a ''La condizione umana'', traduzione di A.R.Radames Ferrarin, CDE, 1976]])
 
==''I conquistatori''==
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==Bibliografia==
*André Malraux, ''La condizione umana'' (''La condition humaine''), traduzione di Sonia Bay Tsevrenis, Garzanti, 1967.
*André Malraux, ''La condizione umana'', traduzione di A.R. Ferrarin, CDE, 1976.
*André Malraux, ''I conquistatori'' (''Les conquérants''), traduzione di Jacopo Darca, BCM, 1954.