Euripide: differenze tra le versioni

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*Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
*Una mente titubante è un vil possesso.
 
===''Alcesti''===
===[[Incipit]]===
<poem>APOLLO'''Apollo''': Addio, casa d'Admeto, in cui dovei
piegarmi, io Nume, a servil mensa! Giove
causa ne fu, che, il vampo della folgore
vibrato in petto al mio figliuolo Asclepio,
l'uccise. Ond'io, del divin fuoco i fabbri,
i Ciclopi, a vendetta, sterminai;
e, per punirmi, mi costrinse il padre
a servire un mortale. E a questo suolo
giunto, i bovi a un estranio pasturai,
e la sua casa fino a questo di
protessi: ché in un uom pio m'imbattei,
nel figliuol di Fèrete.</poem>
 
{{NDR|Euripide, ''Alcesti'', traduzione di Ettore Romagnoli, http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/alcesti.htm}}
 
===Citazioni===
*{{NDR|Agone verbale: Admeto e Ferete di fronte}} '''Admeto''': vivi pure più a lungo di Zeus, così sia!<br />'''Ferete''': Imprechi contro il genitore che non ti ha fatto nulla?<br />'''Admeto''': vedo che desideri tanto vivere a lungo!<br />'''Ferete''': Come?! non sei tu che stai sotterrando costei al tuo posto?<br />'''Admeto''': sciagurato! questa è la prova della tua vigliaccheria!<br />'''Ferete''': Non è morta per causa mia! Questo non puoi dirlo!<br />'''Admeto''': AH! se avrai bisogno di me un giorno!<br />'''Ferete''': Procurati parecchie mogli, così saranno in più a morire!<br />'''Admeto''': è tua questa vergogna! sei tu che non hai voluto morire!<br />'''Ferete''': il piacere di portarmi alla tomba non l'hai avuto.<br />'''Admeto''': morirai comunque un giorno e ingloriosamente!<br />'''Ferete''': M'importa poco la mala fama dopo morto! (vv. 700 sgg., traduzione di Michela Mariani)
 
==''Oreste''==
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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Alcesti''===
<poem>APOLLO: Addio, casa d'Admeto, in cui dovei
piegarmi, io Nume, a servil mensa! Giove
causa ne fu, che, il vampo della folgore
vibrato in petto al mio figliuolo Asclepio,
l'uccise. Ond'io, del divin fuoco i fabbri,
i Ciclopi, a vendetta, sterminai;
e, per punirmi, mi costrinse il padre
a servire un mortale. E a questo suolo
giunto, i bovi a un estranio pasturai,
e la sua casa fino a questo di
protessi: ché in un uom pio m'imbattei,
nel figliuol di Fèrete.</poem>
{{NDR|Euripide, ''Alcesti'', traduzione di Ettore Romagnoli, http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/alcesti.htm}}
 
===''Alcesti - Agone verbale: Admeto e Ferete di fronte''===
<poem>ADMETO: vivi pure più a lungo di Zeus, così sia!
FER: Imprechi contro il genitore che non ti ha fatto nulla?
ADM: vedo che desideri tanto vivere a lungo!
FER:Come?! non sei tu che stai sotterrando costei al tuo posto?
ADM: sciagurato! questa è la prova della tua vigliaccheria!
FER: Non è morta per causa mia! Questo non puoi dirlo!
ADM: AH! se avrai bisogno di me un giorno!
FER: Procurati parecchie mogli, così saranno in più a morire!
ADM: è tua questa vergogna! sei tu che non hai voluto morire!
FER: il piacere di portarmi alla tomba non l'hai avuto..
ADM: morirai comunque un giorno e ingloriosamente!
FER: M'importa poco la mala fama dopo morto!
</poem>
{{NDR|Euripide, ''Alcesti'', traduzione di Michela Mariani}}
 
===''Andromaca''===