Gianni Bisiach: differenze tra le versioni

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*'''RENZO ARBORE'''<br>'''BISIACH''': Che cos'è la felicità?<br>'''[[Renzo Arbore|ARBORE]]''': Felicità è sapere che stai vivendo in serenità, che non hai debiti, che non hai problemi. È una condizione fortunata ma rarissima. Credo che questa sia la felicità. Quando la gente è serena dovrebbe dire: ecco, sono felice. (p. 25)
 
*'''SILVIO BERLUSCONI'''<br>'''BISIACH''': [[Silvio berlusconiBerlusconi]], che cos'è per te la felicità?<br>'''BERLUSCONI''': La felicità è uno stato di grazia irraggiungibile che forse non esiste nella realtà terrena. È un qualche cosa a cui si tende, ma che non si riesce mai a raggiungere.<br>'''BIASIACH''': Comunque come si potrebbe immaginare la felicità per il futuro di Silvio Berlusconi, come uomo oltre che come grande manager?<br>'''BERLUSCONI''': Non lo so. Perché dopo ogni traguardo ce n'è sempre un altro. Quindi non c'è mai una felicità definitiva, un momento di felicità definitiva. Perché non appena raggiungi quello che ti sei prefissato, subito scatta in te un obiettivo successivo e quindi ti trovi già teso oltre la siepe verso un traguardo diverso. Per me non c'è una felicità ipotizzabile come una tappa che si raggiunge e in cui si può sostare. E credo che, in fondo, questa sia una piacevole condanna. Credo che l'inverso, quello di accontetarsi di ciò che si è, quello di essere soddisfatti della situazione in cui ci si trova, abbia anche alcuni inconvenienti. Quindi personalmente dico: spero che questa mia esistenza terrena possa terminare mentre io sono teso a raggiungere un altro traguardo oltre la siepe. (p. 38-39)
 
==Bibliografia==