Osvaldo Soriano: differenze tra le versioni

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'''Osvaldo Soriano''' (1943 – 1997), giornalista e scrittore argentino.
 
===[[Incipit]]= di alcune opere==
===''Triste, solitario y final''===
===[[Incipit]]===
Fa giorno con un cielo tutto rosso, sembra di fuoco, eppure il vento è fresco e umido e l'orizzonte una foschia grigia. I due uomini sono saliti in coperta e sono due facce ben diverse quelle che guardano verso la costa, celata dalla nebbia. Gli occhi di Stan hanno il colore della foschia; quelli di Charlie, il colore del fuoco. La brezza salata spruzza i loro visi di gocce trasparenti. Stan passa la lingua sulle labbra e sente, forse per l'ultima volta in questo viaggio, il gusto salato del mare.
 
===''Un'ombra ben presto sarai''===
===[[Incipit]]===
Non m'era mai capitato di restare senza un soldo in tasca. Non potevo comprare niente e non avevo più niente da vendere. Finché ero in treno mi piaceva rimirare il tramonto sulla pianura, ma adesso mi lasciava indifferente e faceva tanto caldo che aspettavo con ansia il calare dalla sera per stendermi a dormire sotto un ponte. Prima che facesse buio mi ero messo a guardare una cartina perché non avevo idea di dove fossi.
 
===''Mai più pene né oblio''===
===[[Incipit]]===
"Hai degli infiltrati," disse il commissario.<br>"Degli infiltrati? Qui lavora soltanto Mateo e sono ventiquattro anni che è nella delegazione."<br>"È un infiltrato. Dammi retta, Ignacio, sbattilo fuori perché ci saranno casini".<br>"Chi vuoi che faccia casino? Sono io il delegato e tu mi conosci bene. Chi vuoi che pianti grane?<br>"L'ispettore."
 
===''Quartieri d'inverno''===
===[[Incipit]]===
I due uomini che aspettavano nella stazione avevano una faccia annoiata. Quello che sembrava il capo portava un vestito nero lustro e aveva una cicca fra le labbra. L'altro, uno grasso con un maglione azzurro, agitava una lampada languente in direzione del macchinista. Sollevai la valigia e avanzai per il corridoio. Il vagone era quasi vuoto e la gente dormiva della grossa. Saltai sul marciapiede e mi gurdai intorno.<br>Dal vagone di prima scese un tipo che doveva essere sui due metri e i cento chili; si fermò un momento a guardare da una parte e dall'altra, come se si aspettasse che qualcuno gli mettesse un mazzo di fiori tra le braccia.
 
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori argentini|Soriano, Osvaldo]]