Fruttero & Lucentini: differenze tra le versioni

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/* La prevalenza del cretinoIl libro è una raccolta degli articoli scritti dalla "coppia" di scrittori per il quotidiano La Stampa di Torino (nella rubrica bimensile L'Agenda di F.&L.) nei tredici ann
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*Tranne forse gli animali delle favole di [[Jean de La Fontaine|La Fontaine]], nessuno è mai stato bravo come gl'[[Italia|italiani]] nell'arte d'inventare nobili pretesti per eludere i propri [[dovere|doveri]] e fare i propri comodi. (da ''La gita scolastica'')
 
*Il cretino è imperturbabile, la sua forza vincente sta nel fatto di non sapere di essere tale, di non vedersi né mai dubitare di sé. Colpito dalle lance nostre o dei pochi altri ostinati partecipanti alla giostra, non cadrà mai dal palo, girerà su se stesso all'infinito svelando per un istante rotatorio il ghigno del delirio, della follia. (dalla Prefazioneprefazione a ''Il cretino in sintesi'')
 
*Ma il sedere no. Il sedere, lo diciamo senza falsa modestia, lo interpretammo con la lucidità di un [[Alexis de Tocqueville|Tocqueville]] fin dalla sua prima apparizione in TV, in un subdolo contesto di pannolini. Quando ci fu mostrato sullo schermo in tutto il suo splendore, ci rendemmo conto all'istante di ciò che significava e di ciò che avrebbe contrabbandato in mezzo a noi, come il cavallo di Troia. (da ''L'arroganza del sedere'').