Pietro Ellero: differenze tra le versioni

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'''Pietro Ellero''' (1833 – 1933), giurista italiano.
 
*Che vale la proclamata eguaglianza di tutti innanzi alle leggi, se queste medesime leggi non sono uguali per tutti? (citato in Vincenzo Accattatis, prefazione a ''La tirannide borghese'')
 
==''La tirannide borghese''==
===Citazioni===
*Dai tempi storici in poi, gli uomini vissero sempre stretti in società. Gli antichi poeti rimpiansero una beata età dell'oro, in cui non vi erano né padroni né servi, né il mio, né il tuo[...]. Non di meno, prescindendo da codeste età, anteriori alle memorie, non vi è ricordo di uomini che siano vissuti senza un ordinamento [...]. L'umanità è sì fattamente avvezza a questa maniera di esistenza, che questa medesima, naturale o artificiale che fosse in origine, meglio di una abitudine, è diventata una natura [...]. Gli avversari suoi, e cioè i sovvertitori e novatori, tenuti sempre come persone fantastiche ed eccentriche, ed anzi, come si suol dire in questo caso, a dirittura settari e visionari. (p. 25)
*Che vale la proclamata eguaglianza di tutti innanzi alle leggi, se queste medesime leggi non sono uguali per tutti? (prefazione)
*Può il propietario, fin che dura la proprietà, respingere la rapina. (p. 31)
*Una causa morale non si può altrimenti vincere, e ciò dico tanto ai sostenitori della società, come agli avversari suoi, che colla ragione; e vanamente contro la ragione o la persuasione della ragione si combatte. (p. 31)