Ferdinando Galiani: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Freddy84 (discussione | contributi)
citazioni su
Freddy84 (discussione | contributi)
aggiunta
Riga 12:
Il [[Vesuvio]] si infuriò come millesettecento anni prima, e molti, a [[Napoli]] e in Provincia, ebbero una grande paura. L' abate Galiani, uomo spiritosissimo, prese a burla l'avvenimento, si mise a tavolino e scrisse.
Il giorno dopo diede alle stampe un opuscoletto intitolato<br>''Spaventosissima descrizione dello spaventoso<br>spavento che ci spaventò tutti con l'eruzione<br>del Vesuvio, di don Onofrio Galeota, poeta e<br>filosofo all'impronto''. (Citato da [[Michele D'Avino]] in ''Il cantastorie'')
*L'uno {{NDR|Ferdinando Galiani}} era un piccolo magro, quasi gobbo a prima vista, contraffatto a giudicarlo così ad occhio e croce, più scimmia che uomo in apparenza, gli occhi vivissimi, le mani irrequiete, e saltava più che non camminasse. Vestiva di buon panno, portava parrucca, inforcava l'occhialino e gli stivaloni con la risvolta rossa rivelavano un piede quasi femminile. ([[Alessandro Varaldo]], citato in ''Nuove penne dell'aquila)
==Bibliografia==
*Abate Galiani, ''Il pensiero dell'abate Galiani. Antologia di tutti i suoi scritti'', a cura di Fausto Nicolini, Laterza, Bari, 1909.