Pino Corrias: differenze tra le versioni

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*Dai giorni della sconfitta elettorale [[Silvio Berlusconi]] è entrato in una realtà parallela – teatrale o addirittura virtuale – dove si respira la più perfetta assenza di gravità. La quale non riguarda il peso dei corpi, ma quello delle parole e dei fatti. Da allora è diventato maschera, finzione, personaggio. Che con perfetta impunità può dire e disdire senza suscitare più scandalo ("Il governo è illegittimo"; "Sono scomparse un milione di schede"; "I comunisti sono al potere"). Può fare e disfare. Contraddirsi. Sbalordire, ma senza conseguenze. Dire di Enzo Biagi un incredibile: "Lo stimavo come uomo e come giornalista", con l'identica calma di quando, da Sofia, gli attribuì "un uso criminoso della tv" decretandone la sua estromissione fino al licenziamento. Può passare l'intera estate al Billionaire. Frequentare ragazzine e Apicella. Definirsi "Uno statista". E nella giornata di lutto per la signora Reggiani, uccisa a Roma, raccontare barzellette piccanti tra le signore del Bagaglino. Domenica scorsa alla convention dei Circoli di Forza Italia a Montecatini, ha pronunciato l'elogio di [[Marcello Dell'Utri]], pluricondannato dai tribunali di Torino e di Palermo, indicandolo come esempio morale per le nuove generazioni azzurre. Ha difeso la memoria di [[Vittorio Mangano]], il boss morto in carcere, condannato per omicidio, che a metà dei Settanta assunse come fattore a Arcore e che "la domenica serviva messa nella cappella di famiglia". Il giorno prima, davanti ai militanti in nero del nuovo partito di [[Francesco Storace]] e Assunta Almirante, la Destra, ha promesso un'alleanza radiosa, mentre la platea in piedi, scandiva "Duce! Duce!", con le braccia tese nel saluto romano. Tutto gli scivola, come acqua sui vetri. Affrancato anche dal (buon) senso. Imperturbabile. E talmente illuminato da risultare invisibile. (da [http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/ ''Silvio, l'incolpevole''], 13 novembre 2007)
*Due cose debordano scandalosamente in questo finale di commedia 2007. La spazzatura a Napoli e [[Lamberto Dini]]. Non si assomigliano nell'aspetto, non si assomigliano nell'odore, ma entrambi violano il senso comune, l'estetica delle cose. La prima è troppa, il secondo troppo poco. Disarmano chi guarda, avvelenano chi respira. Una è assai colorata, l'altro è perfettamente grigio, eppure emanano la medesima infelicità. (da [http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1731203.html ''Dini, la spazzatura, gli auguri''], 27 dicembre 2007)
*[[Giuliano Ferrara]] ha tanto carattere da non andare mai in riserva. Ignora la gran parte del genere umano, ma ama indistintamente tutti gli embrioni che ne costituiscono l'ampia radice. Elogia la guerra a Oriente e a Sud del nostro Occidente. Non si lascia commuovere dalle vittime collaterali dei bombardamenti che di solito muoiono al centro dei bombardamenti. Ma è capace di singhiozzare in memoria delle blastocisti disperse. E'È contrario all'aborto. Ci farà una intera campagna elettorale, maneggiandolo in esclusiva come se il resto del mondo si divertisse a praticarlo. (da [http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1795748.html ''Corto circuito''], 20 febbraio 2008)
*Voterò volentieri [[Walter Veltroni]], abitando a Roma. Il quale ha fatto una campagna elettorale come si doveva, parlandoci di un'Italia verosimile da rinsaldare, ma senza furori, intorno ai buoni principi del vivere civile. Sapendo che quel che conta è la redistribuzione delle risorse e delle opportunità, la lotta ai privilegi, la condivisione dei doveri e dei diritti. Che la politica è fare bene una strada, una scuola, un asilo. Dire la verità. Agire nella legalità. E pensare insieme a un po' di futuro con giusta proporzione di ossigeno, immaginazione, ideali. (da [http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1865126.html ''Ma anche sì''], 11 aprile 2008)