Carlo Michelstaedter: differenze tra le versioni

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'''Carlo Raimondo Michelstaedter''' (1887 – 1910), scrittore, filosofo e letterato italiano.
 
*Un giovane educato in un collegio religioso si volge per reazione a tutto quanto sa di ribelle alle leggi umane, e matura il cervello nelle speculazioni della psiche dell'uomo e del mistero della natura. Egli troppo vede e nel suo animo amareggiato la fonte del sentimento inaridisce. Egli lo sente e ne prova dolore, vuole perciò lanciarsi nella vita per eccitarne con le sensazioni più forti le fibre paralizzate dell'animo suo. E lo fa. Ma non può riacquistare la spontaneità perduta e si accorge d'essere sempre il medesimo. E con la crudele, abituale sincerità verso se stesso, esamina il proprio intento, lo analizza, quindi con calma e ragionata risoluzione si uccide restituendo alla madre terra le energie che in lui combattono inutili. (da ''Il dialogo della salute'', in ''Opere'', a cura di Gaetano Chiavacci, Sansoni, Firenze, 1958)
*{{NDR|[[Henrik Ibsen]]}} Dopo [[Sofocle]], è l'artista che più m'è penetrato e m'ha assorbito. (da ''Epistolario'', a cura di S. Campailla, Adelphi, Milano, 1983)
 
==''La persuasione e la rettorica''==