Hans Christian Andersen: differenze tra le versioni

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citazioni
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C'era una volta una bambina tanto graziosa e delicata, ma che d'estate andava in giro sempre a piedi nudi, perché era povera, e d'inverno calzava zoccoli di legno così grandi che il collo dei suoi piedini diventava tutto rosso e faceva pena a guardarlo.<br />
Nel centro della città abitava la vecchia madre del calzolaio, che cucì, come meglio poté, un paio di scarpette con vecchie strisce di cuoio rosso. Le scarpe erano un po' goffe, ma l'intenzione era buona: le avrebbe date alla bambina, che si chiamava Karen.
 
==''La favola della mia vita''==
*Raggiungemmo [[Napoli]], proprio mentre il [[Vesuvio]] era in piena attività: la lava scendeva dal monte oscuro, tracciando radici di fuoco al pino di fumo. Andai a vedere l'eruzione con Hertz e qualche altro scandinavo: la strada sale tra i vigneti e oltrepassa edifici isolati. Ben presto la vegetazione diede luogo ad arboscelli non più grandi di giunchi, e il crepuscolo era una meraviglia per gli occhi.
*''Tra i monti viola dorme<br />Napoli bianco vestita,<br />[[Ischia]] sul mare fluttua<br />Come nube purpurea;<br />La neve tra i crepacci<br />Sta come studio candido di cigni;<br />Il nero Vesuvio leva il capo<br />Cinto di rossi riccioli''.
*Il tempo era calmo e bellissimo: la lava splendeva contro il suolo buio come un'immensa costellazione, e la luna diffondeva più luce che al Nord il mezzogiorno in una giornata coperta d'autunno.
 
{{NDR|Hans Christian Andersen, ''La favola della mia vita'' citato in: ''Il Vesuvio'', Pierro Gruppo Editori Riuniti Campani, Napoli 2000.}}
 
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