Salvino Chiereghin: differenze tra le versioni

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*Bisogna invogliare [...] i giovani alla [[conoscenza]] e allo studio di quelle meravigliose stagioni dello [[spirito]] umano, che sono state per sempre fissate in suoni, in ritmi e in canti immortali, e soprattutto risvegliare nelle loro [[Anima|anime]] l'[[amore]] per la [[musica]].<br>A servizio di tale amore io ho messo il [[Gelosia|geloso]] culto che da sempre professo per quest'[[arte]], con la [[speranza]] di avere assolto un compito forse troppo ambizioso, ma certamente non indegno. (dal preludio)
*[...] il sacro e il profano si intrecciano e si alternano nell'espressione del mondo medioevale, in cui l'anima e i sensi già manifestano quei turbamenti e quei dissidi, da cui sorgerà l'uomo nuovo, tutto preso nel gaudente ritmo della vita. (p. 26)
*La musica, come trovò il suo « stil novo » nell'« ars nova » fiorentina, così ha il suo momento umanistico nella « Camerata » di [[Firenze]]. (p. 57)
*E che cos'è una fuga [[Johann Sebastian Bach|bachiana]]? Un [[pensiero]], che ricorrendo sulla tastiera da [[voce]] a voce, via via si sublima e s'innalza fino a [[Dio]], e si appaga. È un pensiero che a poco a poco divien [[sentimento]]: sentimento dell'infinito e dell'eterno. È un pensiero che si fa verbo; e un verbo che si fa carne; e una carne che, smateriandosi, si fa [[spirito]]. (p. 100)
*Valente esegeta e revisore di testi classici, non che direttore d'orchestra di chiara rinomanza, fu [[Hans von Bülow]].