Donald Nicholl: differenze tra le versioni
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===[[Incipit]]===
Lo scopo di questo [[libro]]<br>
È sempre consigliabile, quando si affronta una discussione, tentare di incominciare da qualche fatto sul quale si è d'accordo. Oggi la maggior parte della gente sarebbe concorde nel dire che il [[mondo]] nel quale viviamo ha una notevole rassomiglianza con la torre di Babele, poiché ognuno parla con una velocità tale e tanto forte quanto è possibile farlo in una lingua che nessun altro può capire; se possediamo una stazione trasmittente o se pubblichiamo una rivista alla moda godiamo del vantaggio di essere ascoltati, ma abbiamo una probabilità più scarsa di chiunque altro di essere capiti. Su una lunghezza d'onda la lode della «
===Citazioni===
*[...] quando una persona lotta per scoprire la [[luce]] che esiste nascosta nei pensatori pagani, non dovrebbe confidare nelle sue sole [[Forza|forze]] per farlo; ma credere in tutta la potente luce di [[Dio]]. La gente che camminò nell'oscurità vide infine una gran luce, ma la vide, non la creò. (p. 34)
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*La [[filosofia]] è divenuta un gioco per il quale i filosofi stessi non provano un grande interesse, dacché non lo giocano più; semplicemente redigono definizioni e passano la loro vita a rivederle. (p. 47)
*La filosofia [...] quando à valutabile, è buonsenso chiarificato. (p. 48)
*Il sussurro: «
*Ci sono errori nel modo di giudicare e peccati sulla [[Via|strada]] della [[vita]], ma in nessun altro modo e per nessun'altra strada possiamo arrivare alla [[verità]], che giace alla [[fine]] del giudicare e del vivere. (p. 99)
*Gli uomini moderni vivono in uno stato di perpetua tensione prodotta dall'insicurezza, dalla [[guerra]] sempre incombente, dall'incessante rumore; essi non possono liberare questa tensione in modo naturale, e così cercano distrazioni; ci sono alcuni uomini, specialmente gli introvertiti, che non possono liberarsi dalla loro tensione, e così tentano di darle un nome, di spiegarla. Che la chiamino ''nausée'' con [[Jean-Paul Sartre|Sartre]] o ''Angst'' con [[Martin Heidegger|Heidegger]] non c'è grande differenza. La tensione comunque non si esaurisce. (p. 134-135)
*Heidegger, per così dire, tenta di scuoterci e di colpirci facendoci constatare la straordinarietà della nostra esistenza. Una volta avvenuto ciò ci troviamo in condizioni di poter raggiungere il significato dell'esistere alla stessa profondità raggiunta dal filosofo presocratico preferito da Heidegger. Tuttavia nemmeno Heidegger è riuscito a rivelarci la sua [[filosofia]] dell'[[essere]] non realizzata; poiché ''Sein und Zeit'' termina con una domanda: «
*Il punto centrale delle sue riflessioni estremamente complicate sembra essere che la «
*La data di nascita sull'esistenzialismo moderno può essere fissata nel momento in cui [[Søren Kierkegaard]] uscì dal sistema hegeliano per entrare nell'«esistenza». Sfortunatamente portò con sé un po' di quel sistema.
*Alcuni [[fenomenologia|fenomenologi]] riuscirono a mantenere un certo equilibrio, sembrerebbe, in virtù della loro metafisica o di quei presupposti che infine accettarono dopo averne provata la validità. [[Edith Stein]], per esempio, si formò alla metafisica di [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso]] e continuò ad usare il metodo fenomenologico entro l'ossatura della metafisica tomistica. I suoi risultati sono contenuti in lavori come ''Usserl und St. Thomas, Endliches und ewiges Sein, Kreuzesvissenschaft''. Ella testimoniò in favore dei propri presupposti sacrificando la vita durante la tirannia nazista in Europa. E, alla fine, può ben dimostrare di essere stata la più grande gloria della scuola fenomenologica.
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