Salò o le 120 giornate di Sodoma: differenze tra le versioni

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* E così anche le ragazze invece di nove sono otto. E a proposito dell'otto mi viene in mente una storiella: si tratta di un tale che c'aveva un amico che si chiamava Perotto. Una notte rientrando insieme durante l'oscuramento i due si sono perduti. Allora il nostro uomo cerca l'amico e a tentoni cerca, cerca, cerca e finalmente gli sembra di vedere qualcosa che si muove nel buio. Tutto contento, pensando di aver trovato l'amico Perotto, grida "sei Perotto?" e una voce risponde "quarantotto!" ('''Il Presidente Durcet''')
 
* Cari amici, sposando le nostre rispettive figlie uniremo per sempre i nostri destini. Lei presidente prenderà in moglie Tatiana, la figlia di Sua Eccellenza. Io sposerò Susi – sua figlia, presidente. Le mie due figlie Liana e Giuliana andranno spose rispettivamente a Sua Eccellenza e a mio fratello Monsignore. ('''Il Duca Blangis:''':)
 
* Deliziosa creatura, vuoi le mie mutande sporche, le mie vecchie mutande? Sai che ciò è di una raffinatezza impareggiabile? Vedi come sono sensibile al valore delle cose? Ascolta, angelo mio, io ho il più gran desiderio del mondo di contentarti in questo poiché sai che rispetto i gusti. I capricci, per barocchi che essi siano, li trovo tutti rispettabili. Sia perché non ne siamo arbitri, sia perché anche il più singolare e il più bizzarro — a ben analizzarlo — risale sempre a un ''principe de délicatesse''... e sì, vecchi rottinculo: ''esprit de délicatesse''! ('''Il vescovo''')
 
== Dialoghi ==
* '''Il Presidente Durcet:''': Carlo! Metti le dita così. Sei capace di dire "non posso mangiare il riso" tenendo le dita così? <br/> '''Carlo:''': Non posso mangiare il riso! <br/> '''Il Presidente Durcet:''': E allora mangia la merda!
 
* {{c|Personaggio?}}: Sai ballare? <br/> {{c|Personaggio?}}: No. <br/> {{c|Personaggio?}}: Dai, proviamo. Proviamo un po'...<br/> {{c|Personaggio?}}: Come si chiama la tua ragazza? <br/> {{c|Personaggio?}}: Margherita.
 
* '''Il Vescovo:''': Non sarebbe il caso di osservarli un po' meglio? <br/> '''Il Duca Blangis:''': Spogliatevi!
 
* '''Collaborazionista:''': E quello lì, quello riccio lì si chiama Orlando Tonino. <br/>'''Il Presidente della Corte d'Appello:''': Vuoi venire a dire a me come si chiama? Due anni, amici, due anni che lo attendo. <br/> '''Tonino Orlando:''': Eccellenza, la prego, mi aiuti per carità. <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''': Suo padre era un magistrato di Corte d'Assise come me, un meridionale, è vero? <br/> '''Tonino Orlando:''': Sì, signore. <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''': Comunque non so se spetterà a me sverginarti. A tempo e luogo decideremo a chi spetterà questa piacevole incombenza. <br/> '''Il Duca Blangis:''': Dunque, Tonino...
 
* '''Il Presidente Durcet:''': Scusi se mi permetto un suggerimento, ma lei non pensa — Signora Maggi — che sarebbe opportuno, prima di iniziare le sue narrazioni che lei ci mostrasse la sua parte migliore? <br/> '''Signora Maggi:''': Certo. E col più grande piacere! {{NDR|si alza la gonna mostrando il fondoschiena}} <br/> '''Il Presidente Durcet:''': Ve lo dicevo amici, che un sedere così straordinario meritava di essere veduto. <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''': Posso garantire che ce ne sono pochi di migliori. <br/> '''Signora Maggi:''': Grazie signori, loro sono troppo gentili!
 
* '''Signora Castelli:''': Monsignore, mi sento pronta a soddisfarvi. A me non dovrete insegnare proprio niente. <br/> '''Il vescovo:''': No, no, lasciatemi perdere! Dovreste saperlo che ci sono mille occasioni che non si desidera l'ano di una donna!
 
* '''Signora Vaccari:''': Mio Dio, questo ragazzo non sa masturbare! Bisogna prendere dei provvedimenti urgenti! Si direbbe che costui non abbia mai visto un membro virile. Ma è scandaloso!
 
* '''Il Presidente Durcet:''': E i ragazzi erano nove, adesso sono otto. A proposito di otto, sapete la differenza che passa tra l'ora, il dottore e la famiglia? <br/> '''Il Duca Blangis:''': No, naturalmente! Ce lo dica! Siamo ansiosi! <br/> '''Il Presidente Durcet:''': L'ora è di un'ora, il dottore è d'ott'ore. <br/> '''Il Vescovo:''': E la famiglia? <br/> '''Il Presidente Durcet:''': Sta bene, grazie!
 
* '''Il Presidente della Corte d'Appello:''': Il principio di ogni grandezza sulla terra è stato totalmente e lungamente inzuppato di sangue e ancora — amici miei — se la memoria non mi tradisce — sì è così: senza spargimento di sangue non si dà perdono... senza spargimento di sangue! Baudelaire... <br/> '''Il Presidente Durcet:''': Spiacente eccellenza, ma devo farle notare che il testo da lei recitato non è Baudelaire, bensì Nietzsche ed è tratto precisamente da "''Zur Genealogie der Moral''". <br/> '''Il Presidente della Corte d'Appello:''': No, non si tratta di Baudelaire, né di Nietzsche, né eventualmente di San Paolo – "Lettera ai romani". ''C'est'' di Dadà.
 
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