Heinz Sponsel: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Quaro75 (discussione | contributi)
m già in bibliografia
Quaro75 (discussione | contributi)
 
Riga 3:
==''Una traccia di 100.000 anni''==
===[[Incipit]]===
UN CANE E UNA BAMBINA<br><br>Era notte. Le strette vie del piccolo villaggio di Santillana del Mar, nella Spagna settentrionale, erano deserte. Dalle finestre delle basse casupole non trapelava nessuna luce. La gente era immersa nel sonno. Solamente nel grande castello una finestra era ancora illuminata. Seduto al tavolo don Marcellino leggeva. Solo di quando in quando si alzava per guardare fuori nella buia campagna. Era tutta proprietà sua fin dove giungeva lo sguardo. Poi si sprofondava di nuovo nella lettura.<br>D'improvviso trasalì e balzò in piedi. Il silenzio era rotto dal terrorizzato starnazzare delle galline. Per un certo tempo don Marcellino stette ad ascoltare con l'orecchio teso, spiando nell'oscurità. Poté scorgere molto chiaramente basse e lunghe ombre di volpi. Le bestie arrivavano strisciando da tutte le direzioni e si dirigevano verso il pollaio a far preda. I cani del castello si misero ad abbaiare. Ma erano legati alla catena, e le volpi non si curavano dei loro furibondi latrati.
IL SEGRETO DELLE CAVERNE<br><br>
UN CANE E UNA BAMBINA<br><br>Era notte. Le strette vie del piccolo villaggio di Santillana del Mar, nella Spagna settentrionale, erano deserte. Dalle finestre delle basse casupole non trapelava nessuna luce. La gente era immersa nel sonno. Solamente nel grande castello una finestra era ancora illuminata. Seduto al tavolo don Marcellino leggeva. Solo di quando in quando si alzava per guardare fuori nella buia campagna. Era tutta proprietà sua fin dove giungeva lo sguardo. Poi si sprofondava di nuovo nella lettura.<br>D'improvviso trasalì e balzò in piedi. Il silenzio era rotto dal terrorizzato starnazzare delle galline. Per un certo tempo don Marcellino stette ad ascoltare con l'orecchio teso, spiando nell'oscurità. Poté scorgere molto chiaramente basse e lunghe ombre di volpi. Le bestie arrivavano strisciando da tutte le direzioni e si dirigevano verso il pollaio a far preda. I cani del castello si misero ad abbaiare. Ma erano legati alla catena, e le volpi non si curavano dei loro furibondi latrati.
 
===Citazioni===