Léon Blum: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*Cerco, senza trovare risposta, se la [[Storia]] offra un precedente a questo caso straordinario. Abbiamo già visto dei « 18 Brumaio » e dei « 2 [[Dicembre]] » cioè delle Assemblee scacciate o sciolte con la [[forza]]; ma si vede mai un'assemblea pronunciare essa medesima il proprio annullamento? Questo suicidio, questo karakiri di un'assemblea sovrana che s'immola, appena nata, sull'altare del Dittatore; che usa della sua sovranità unicamente per spogliarsene; che resta in vita il tempo necessario a sopprimere se stessa... quale spettacolo!<br>Ho un bel cercare, ripeto, ma non trovo esempi di istituzioni parlamentari colpite da una derisione così atroce. (Léon Blum, da ''Le Populaire'', citato in: [[Alfred Grosser]], ''Hitler: nascita di una dittatura'', trad. di Eleonora Bortolon, SEI, Torino 1959.)
*La Social-Democrazia conserva la sua potenza per le lotte di domani. Tra Hitler e il potere si erge una barriera invalicabile. E questa sconfitta definitiva del razzismo è, per eccellenza, la [[vittoria]] della Social Democrazia. (Léon Blum, da ''Le Populaire'', citato in: Alfred Grosser, ''Hitler: nascita di una dittatura'', trad. di Eleonora Bortolon, SEI, Torino 1959.)
*Nessuno, in Germania o all'estero, può essere tratto in inganno. L'incendio del Reichstag non ò un atto di terrorismo comunista ma di provocazione razzista. La finzione è ad un [[tempo]] così grossolana e così cinica da equivalere a una confessione. Che dire di questo ingenuo che « vestito unicamente di un paio di pantaloni », trova tuttavia il modo di ficcarsi in tasca la tessera di iscrizione al partito comunista olandese; di questo incendiario che la [[polizia]] coglie in flagrante e che non aspetta nemmeno d'essere giunto al più vicino posto di polizia per vuotare il sacco... In nessun [[paese]] d'[[Europa]] o del [[mondo]] questo racconto troppo chiaro ingannerà la credulità pubblica... (Léon Blum, da ''Le Populaire'', citato in: Alfred Grosser, ''Hitler: nascita di una dittatura'', trad. di Eleonora Bortolon, SEI, Torino 1959.)
*Situazione immutata sul fronte [[Politica|politico]] tedesco. Dall'inventario delle [[Forza|forze]] presenti non risulta alcun mutamento sensibile all'elezione presidenziale e alle elezioni del Lantang prussiano. Il nuovo Reichstag, se mai si riunirà, somiglierà come un fratello al defunto che ebbe [[vita]] così breve. [[Socialismo|Socialisti]], centristi, hitleriani restano a un dipresso sulle loro posizioni. Solo i [[Comunismo|comunisti]], che segnano un progresso del 15% circa, possono rivendicare un vantaggio. Salvo [[errore]], è la prima volta che il [[razzismo]] hitleriano subisce una pausa nella sua avanzata trionfale, e, per ciò che lo concerne, il mantenimento dello statu quo è indubbiamente un fatto notevole. L'ondata ristagna: in talune regioni della [[Germania]], e specialmente nei grandi agglomerati [[Operaio|operai]], si nota perfino un [[principio]] di riflusso. Ora, combinazioni politiche instabili quali il razzismo hitleriano conservano una relativa omogeneità solo col progresso e col successo. Non metto in [[dubbio]] che questa battuta d'arresto non sia stata inflitta ai nazisti dal governo Scleicher-[[Franz von Papen|von Papen]] che derivò parzialmente a profitto suo proprio « l'ideologia » hitleriana, e, soprattutto, lasciò presentare alla Germania che, qualunque cosa accadesse, la [[via]] del [[potere]] sarebbe chiusa per [[Adolf Hitler|Hitler]]. (Léon Blum, da ''Le Populaire'', citato in: [[Alfred Grosser]], ''Hitler: nascita di una dittatura'', trad. di Eleonora Bortolon, SEI, Torino 1959.)
 
==Bibliografia==
*Alfred Grosser, ''Hitler: nascita di una dittatura'', trad.traduzione di Eleonora Bortolon, SEI, Torino 1959.
 
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