Giampaolo Pansa: differenze tra le versioni

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*È indubbio che senza il PCI non ci sarebbe stata nessuna guerra partigiana. E la [[Resistenza]] si sarebbe rivelata un'impresa modesta. Ma con il PCI la guerra di liberazione è diventata anche una guerra rivoluzionaria, per la conquista del [[potere]] in Italia. E questo progetto eversivo ha autorizzato un succedersi di errori, di menzogne, di intrighi, di soprusi, di delitti e di misteri: tutta robaccia occultata da una storiografia succube degli interessi di quel partito. (da pag. IX)
* L'Italia di questi tempi non è più un Paese normale. Nei paesi normali, violenze come quelle commesse contro la libreria di Bassano [Le serrature dei tre ingressi erano state sabotate e bloccate] non accadono. E se capitano, di solito vengono sanzionate in modo severo. Come merita chi si arroga il diritto di fare di tutto, in nome di una perversione totalitaria che l'autorizza a essere prepotente con chi la pensa in modo diverso. Ma da noi la regola numero uno, quella che recita: chi offende va punito, non si applica quasi più. (dalle pagg. 54-55)
*In molte bande partigiane rosse emerse il proposito di sopprimere esponenti dei partiti del fronte resistenziale. Per un motivo che si presta a pochi dubbi: chi non era comunista, ma era attivo in partiti come la DC, per esempio, poteva diventare un nuovo avversario. E questo nuovo nemico si sarebbe di certo opposto alla strategia rivoluzionaria del PCI e al suo disegno di conquistare il potere nell'Italia appena liberata. Si trattava, dunque, di delitti politici mirati. Diretti a terrorizzare gli avversari interni all'alleanza antifascista e ad annientarne la capacità di resistere ai progetti dei comunisti. (dalle pagg. 200-201)
 
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