Giuliano Ferrara: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 14:
*Se mi ammazzano, ricordatevi che i mandanti linguistici sono [[Antonio Tabucchi]] e [[Furio Colombo]], in concorso tra loro. (citato in Monica Guerzoni, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/09/duello_tra_Tabucchi_Ferrara_finisce_co_0_031009026.shtml Il duello tra Tabucchi e Ferrara finisce su Le Monde]'', ''Corriere della Sera'', 9 ottobre 2003, p. 10)
*Un giornalista che debba opinioneggiare e gigioneggiare ogni giorno, che debba maneggiare quello strumento antiveritativo che è la tv, dove tutto o quasi si equivale ed intrattiene, insomma il tipo ideale di mentecatto dei nostri giorni, può ben avere nascosto in qualche parte del suo fegato, delle sue viscere, del suo psichismo, per non scomodare la parola cuore, un gusto non spento del significato delle cose e delle persone. Capita dunque a lui, come a molti altri che magari tendono a curare di più la forma e però anche un poco a rannicchiarsi nelle buone maniere, di tirar fuori quel gusto, che non è solo estetico o teorico, ma spirituale, e il gioco di fratello embrione, di sorella libertà o della doppia moratoria è fatto. Ti ritrovi sul fronte della sacralità della vita senza nemmeno sapere bene come ci sei arrivato. (da ''Perché vado d'accordo con le idee dei papi sull'amore e la vita'', "Il Foglio", 8 gennaio 2008)
*Vogliamo, molto banalmente, combattere le idee che hanno dichiarato eretici [[amore]] e buonumore, e avvilito l'esistenza moderna in uno sconquasso di desideri insoddisfatti, pensando che con l'aiuto della tecnica si risolva il problema della [[felicità]] lasciatoci in eredità dai totalitarismi barbarici del [[Novecento]]. (da ''Chi ha dichiarato eretici l'amore e il buonumore?'', "Il Foglio", 13 febbraio 2008)
*La verità è che fin dal primo giorno la moratoria è questo: non una crociata contro la 194 sotto le insegne del cardinal Ruini, ma una crociata contro l'[[aborto]] come diritto legittimato dall'indifferentismo morale in [[Occidente]], una campagna culturale che riconosce senza infingimenti il buono che è venuto dalla lotta contro l'aborto clandestino, e il tragico esito finale della convivenza pacifica e comoda con un miliardo di aborti in trent'anni e cinquanta milioni di aborti all'anno. (pag. III, "Il Foglio", 14 febbraio 2008)
 
==Citazioni su Giuliano Ferrara==