Salvatore Cuffaro: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Dopo una puntata del programma televisivo [[Report]] dedicata al pizzo e alla Sicilia}} Dire che la [[Sicilia]] di oggi è quella in cui l'80 per cento degli imprenditori pagano il pizzo o se ne vanno e quelli che restano sono costretti a vivere sotto scorta è un falso. Che ci provoca un grosso danno di immagine proprio in un momento in cui decine di grossi imprenditori del nord vengono ad investire nell'Isola e non certo perché sono collusi con la [[mafia]]. Quelli che pagano il pizzo saranno il 5-10 per cento. I magistrati dicono cose diverse? E io non ci credo. I dati veri dicono che il prodotto interno lordo in [[Sicilia]] nel 2003 è cresciuto dell'1,8 per cento, ben di più della media nazionale dello 0,4 per cento, e questa è la riscossa di un territorio, della sua voglia di impresa, della cultura della legalità. (citato in ''[http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/spettacoli_e_cultura/censuratv/casosicilia/casosicilia.html Caso Sicilia, la Rai sconfessa Report]'', ''la Repubblica'', 18 gennaio 2005)
*La mafia fa schifo. (motto di una [http://www.rosalio.it/wp-content/mafiaschifo1.jpg campagna pubblicitaria] contro la mafia realizzata dalla Regione Siciliana nel 2006)
*La mafia fa schifo... Ma mancuTotò Cuffaro mancu cugghiunia (tradotto dal siciliano: "ma nemmeno Totò Cuffaro scherza")(a seguito della campagna "contro la mafia" sopra citata, [http://www.rosalio.it/wp-content/mafiaschifo2.jpg manifesti con grafica identica], con tanto di stemma della regione, comparirono per le strade di Palermo, facendo il verso a detta campagna per denunciare l'allora Presidente della Regione).
*Ringrazio [[Pier Ferdinando Casini|Casini]] per la passione che ha messo nel difendermi. Non posso accettare lezioni di morale da nessuno e non posso accettare processi in tv o nelle piazze. (da ''Ansa'', 9 febbraio 2006; citato in [[Marco Travaglio]], ''[http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/26-gennaio/26-gennaio.html Carta Canta – Al cuore non si comanda]'', ''la Repubblica'', 26 gennaio 2007)
*La [[Sicilia]] non merita di avere un presidente della Regione condannato. Credo che il mio ruolo istituzionale mi imponga di dimettermi e di lasciare la [[politica]]. Subito, dopo la sentenza di primo grado, senza aspettare il verdetto della Cassazione: un'eventuale condanna vale da subito, dovrei continuare a fare il presidente della Regione da condannato e credo che la Sicilia meriti rispetto così come lo merita la [[magistratura]] anche se avrei preferito che anche la Procura avesse rispetto nei miei confronti (da ''Otto e mezzo'', La7, 18 ottobre 2007)