Léon Blum: differenze tra le versioni

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'''Léon Blum''' (1872 – 1950), scrittore e politico francese.
 
===Citazioni===
*Situazione immutata sul fronte [[Politica|politico]] tedesco. Dall'inventario delle [[Forza|forze]] presenti non risulta alcun mutamento sensibile all'elezione presidenziale e alle elezioni del Lantang prussiano. Il nuovo Reichstag, se mai si riunirà, somiglierà come un fratello al defunto che ebbe [[vita]] così breve. [[Socialismo|Socialisti]], centristi, hitleriani restano a un dipresso sulle loro posizioni. Solo i [[Comunismo|comunisti]], che segnano un progresso del 15% circa, possono rivendicare un vantaggio. Salvo [[errore]], è la prima volta che il [[razzismo]] hitleriano subisce una pausa nella sua avanzata trionfale, e, per ciò che lo concerne, il mantenimento dello statu quo è indubbiamente un fatto notevole. L'ondata ristagna: in talune regioni della [[Germania]], e specialmente nei grandi agglomerati [[Operaio|operai]], si nota perfino un [[principio]] di riflusso. Ora, combinazioni politiche instabili quali il razzismo hitleriano conservano una relativa omogeneità solo col progresso e col successo. Non metto in [[dubbio]] che questa battuta d'arresto non sia stata inflitta ai nazisti dal governo Scleicher-[[Franz von Papen|von Papen]] che derivò parzialmente a profitto suo proprio « l'ideologia » hitleriana, e, soprattutto, lasciò presentare alla Germania che, qualunque cosa accadesse, la [[via]] del [[potere]] sarebbe chiusa per [[Adolf Hitler|Hitler]]. (Léon Blum, da ''Le Populaire'', citato in: [[Alfred Grosser]], ''Hitler: nascita di una dittatura'', trad. di Eleonora Bortolon, SEI, Torino 1959.)
*La Social-Democrazia conserva la sua potenza per le lotte di domani. Tra Hitler e il potere si erge una barriera invalicabile. E questa [[sconfitta]] definitiva del razzismo è, per eccellenza, la [[vittoria]] della Social Democrazia. (Léon Blum, da ''Le Populaire'', citato in: Alfred Grosser, ''Hitler: nascita di una dittatura'', trad. di Eleonora Bortolon, SEI, Torino 1959.)