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==''Hitler: nascita di una dittatura''==
===[[Incipit]]===
LA REPUBBLICA AUTORITARIA E IL NAZIONAL SOCIALISMO<br>''Per capire i « 14 anni »''.<br>La Repubblica di Weimar nacque da una sconfitta e da una rivoluzione ugualmente incomplete. L'armistizio dell'11 [[novembre]] 1918 fu firmato indubbiamente su richiesta dei militari che consideravano disperata la situazione dell'esercito, ma il suolo nazionale non era invaso. Proclemata la Repubblica il 7 in Baviera e il 10 a [[Berlino]], e avendo i generali lasciato ai civili il compito di accettare le tremende clausole del documento di Compiègne, il Maresciallo Hindenburg potrà dichiarare un anno dopo davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta: « L'esercito tedesco è pugnalato alla schiena ». Il mito del colpo di pugnale alla schiena, aggiunto al sentimento di amarezza e di rivolta che provocherà il Trattato di Versailles, renderà per molti tedeschi le [[Parola|parole]] « [[repubblica]] » e « [[democrazia]] » sinonimi di umiliazione nazionale. Nello stesso [[tempo]], la repressione della rivoluzione spartakista compiuta nel [[gennaio]] del '19 dal [[governo]] social-democratico appoggiato su formazioni militari assai poco repubblicane prepara l'ascesa di un [[partito]] [[Comunismo|comunista]] la cui clientela si sentirà estranea alla repubblica, in quanto i costituenti di Weimar lascieranno pressocché intatte le strutture sociali ed [[Economia|economiche]] della [[Germania]] [[Guglielmo II di Germania|guglielmina]], non curandosi di republicanizzare due degli elementi base del [[potere]] statale: l'amministrazione e l'esercito.
===Citazioni===
*[...] resta ancora da vedere come in poche settimane, le ultime organizzazioni avversarie o semplicemente indipendenti siano state eliminate o inquadrate. Nonostante il [[coraggio]] di alcuni uomini, l'avvilimento regna in questo periodo. (p. 196)
*''Le Temps'' segnala gravi incidenti a [[Monaco di Baviera|Monaco]], dove le organizzazioni cattoliche furono sottoposte a vessazioni. Ma, meno di un mese dopo, il 10 [[luglio]], esso annuncia la firma del concordato stipulato dal [[Papa Pio XII|Cardinale Pacelli]] e da [[Franz von Papen|von Papen]], aggiungendo « che è nelle tradizioni della [[Città del Vaticano|Santa Sede]] adattare, nella misura del possibile, la propria [[politica]] a tutti i regimi, quali essi siano, vigenti nei [[Paese|paesi]] in cui la Santa Sede abbia gli interessi [[Religione|religiosi]] da difendere. » (p. 201)
 
==Bibliografia==