Vladimir Vladimirovič Majakovskij: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Una volta pensavo<br>che i libri si facessero così:<br>arriva un poeta,<br>lievemente disserra la bocca,<br>e di colpo comincia a cantare il sempliciotto ispirato:<br>di grazia! 8p(p. 86)
*Che m'importa di Faust<br>che in una ridda di razzi<br>scivola con Mefistofele sul pavimentodel cielo!<br>Io so<br>che un chiodo nel mio stivale<br>è più raccapricciante della fantasia di Goethe! (p. 88)
*Muscoli e nervi sono più sicuri di tutte le preghiere.<br>Dovremmo impetrare le grazie del tempo?<br>Ciascuno<br>di noi<br>tiene nelle sue cinque dita<br>le ginghie motrici dei mondi! (p. 89)
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*Ricordate:<br>sotto il peso della croce,<br>Cristo,<br>per un secondo,<br>stanco, si fermò.<br>La folla urlava:<br>«Buffone!<br>Buff-o-ne!» (p. 106)
*Uomini futuri!<br>Chi siete?<br>Eccomi qua,<br>tutto<br> dolori e lividi.<br>A voi io lascio in testamento il frutteto<br>della mia anima. (p. 109)
*da ''Io stesso''<br>Sono un poeta. Per questo sono interessante. Di questo scrivo. Di tutto il resto, solo se si è decantato nella parola. (da ''Io stesso'', p. 16)
**''Il primo libro''<br>''Agaf'ja, allevatrice di polli''. Se non mi fossero a quel tempo capitati fra le mani altri libri, avrei smesso di leggere. Per fortuna, il secondo libro fu il ''Don Chisciotte''. Questo sì era un libro! Mi feci una spada e una corazza di legno e menai colpi a destra e a manca. (p. 19)
**''Nel ridotto''<br>Circolo dei nobili. Un concerto di Rachmaninov. ''L'isola dei morti''. Fuggo via dall'intollerabile noia melodica. Dopo un istante fugge anche Burljuk. Scoppiamo a ridere. Bighelloniamo insieme. (p. 28)
 
{{NDR|Vladimir Vladimirovič Majakovskij, ''Poesie'', traduzione di Ignazio Ambrogio, Bruno Carnevali, Giovanni Crino, Mario De Micheli, Giovanni Ketoff, Mario Socrate, Pietro Zveteremich, Garzanti, 1972.}}