Luigi Einaudi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Einaudi==
*I socialisti italiani dell'''Avanti!'' proclamano che l'esperimento [comunista in Russia], nonostante le difficoltà enormi degli inizi, va bene; e va tanto bene che essi non esitano ad additarlo all'imitazione immediata dell'Italia. Noi affermiamo che, prima di tentare un salto nel buio, i capi del [[socialismo]] italiano hanno il ''dovere'' morale di fornire, non a noi, ma ai loro seguaci, a coloro che essi vogliono trascinare a compiere l'esperimento, la dimostrazione che, così operando, essi sul serio miglioreranno le loro sorti e non cadranno in una miseria peggiore di quella che essi asseverano esistere oggidì. (da ''Non sorge a Mosca il sole dell'avvenire'', «Corriere della Sera», 1919)
*Il grido: "Vogliamo la [[Pace]]!" è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un'[[umanità]] uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza [[guerra]] sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli [[uomo|uomini]] i quali non abbiano [[cuore]] di belva feroce. (da ''Chi vuole la pace?'', ''Corriere della Sera'', 4 aprile 1948)
*Dove sono troppi a comandare, nasce la [[confusione]]. (da ''Il buongoverno: saggi di economia e politica (1897-1954)'', Laterza, 1954)
*[[Giustizia]] non esiste là ove non vi è libertà. (da ''Il buongoverno'')
*Il grido: "Vogliamo la [[Pace]]!" è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un'[[umanità]] uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza [[guerra]] sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli [[uomo|uomini]] i quali non abbiano [[cuore]] di belva feroce. (da ''Chi vuole la pace?'', ''Corriere della Sera'', 4 aprile 1948)
*La [[libertà]] economica è la condizione necessaria della libertà politica. (da ''Chi vuole la libertà?'', ''Corriere della Sera'', 13 aprile 1948)
*Nella vita delle [[nazione|nazioni]] di solito l'errore di non saper cogliere l'attimo fuggente è irreparabile. (1954; da ''Lo scrittoio del Presidente'', Einaudi, 1956)