Camilla Cederna: differenze tra le versioni

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*Quando Saragat lo convocò al Quirinale, per affidargli l'incarico di un nuovo governo balnerae, Leone sobbalzò sulla sedia: "Gesù, e me lo dici oggi che è martedì 17? Facciamo che me l'hai detto ieri, o se preferisci, che me lo dirai domani." Al Quirinale inoltre, il venerdì non firmerebbe nemmeno una cartolina. (Se qualcuno gli rimprovera questa debolezza, risponde con una frase di Croce: "La iettatura è una cosa che non esiste, ma della quale bisogna tener conto.") (pag. 35).
*Quel che a un certo punto vien spontaneo chiedersi è come mai a un uomo così folcloristico, gaffeur e poco dignitoso, sia stato riservato un tanto incredibile ''cursus honorum'', sia cioè l'unico in Italia che è stato presidente della camera, presidente del consiglio, presidente della repubblica. Si può tentare di capirne le ragioni attraverso le tappe della sua carriera. (pag. 40)
 
== Senza fonte ==
{{Senza fonte}}
*Molti scrittori scrivono libri che essi stessi non leggerebbero mai.
*[[scrittura|Scrivere]] è riuscire a dire le cose gravi con frivolezza e quelle leggere con gravità; ci vuole però, il senso dell'ironia e anche quello dell'autoironia.
*La gente, drogata dal telecomando, legge molto meno, mentre [[lettura|leggere]] è vivere, e chi non legge più è colto da asfissia morale.
 
==Bibliografia==
*Camilla Cederna, ''Il lato debole'', Tascabili Bompiani 1977.
*Camilla Cederna, ''Giovanni Leone'', Feltrinelli 1978.
 
== Citazioni prive di fonte ==
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*Molti scrittori scrivono libri che essi stessi non leggerebbero mai.
*[[scrittura|Scrivere]] è riuscire a dire le cose gravi con frivolezza e quelle leggere con gravità; ci vuole però, il senso dell'ironia e anche quello dell'autoironia.
*La gente, drogata dal telecomando, legge molto meno, mentre [[lettura|leggere]] è vivere, e chi non legge più è colto da asfissia morale.
 
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