Pierre Gassendi: differenze tra le versioni

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''De motu'', da Koiré
 
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'''Pierre Gassend''' detto '''Gassendi''' (1592 – 1655), abate, matematico, filosofo, astronomo e teologo francese.
 
*Nient'altro che il movimento è impresso al mobile dal motore. Io dico che è il movimento che possiede il mobile, finché rimane unito al motore che gli è impresso, e questo movimento [[Inerzia|continuerebbe]] e sarebbe eterno se non fosse disturbato da qualche movimento contrario. (da ''De motu'', cap. XIX, pp. 75 sg.; citato in Koiré 1979, p. 323)
*Aggiungo che con ciò si può capire che cosa bisogna pensare della difficoltà abitualmente mossa riguardo alla forza impressa ai proiettili. [...] Ebbene il movimento può farlo, perché tale è la proprietà della sua natura, purché abbia un soggetto che possa durare, e che niente di contrario gli si opponga; egli ha la facoltà di durare senza l'azione continua della sua causa. (da ''De motu'', cap. XIX, p. 74; citato in Koiré 1979, pp. 323 sg.)