Bettino Craxi: differenze tra le versioni

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'''Benedetto Craxi''' (1934 – 2000), politico italiano.
 
==Citazioni di Bettino Craxi==
*La mia libertà equivale alla mia vita. ([[Epitaffi|Iscrizione sulla sua tomba]])
*Quando Giuseppe Mazzini nella sua solitudine, nel suo esilio si macerava nell'ideale dell'unità unita e nella disperazione di come affrontare il potere... Lui, uomo così nobile, così religioso, così idealista concepiva e disegnava e progettava gli assassini politici. (intervento sulla questione palestinese alla Camera dei Deputati del 6 novembre 1985)
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===Senza fonte===
{{senza fonte}}
 
*Il governo e la maggioranza? Simul stabunt, simul cadunt.<ref>Minacciando la [[Democrazia cristiana]] che se il suo governo fosse stato fatto cadere avrebbe potuto formarne uno col [[Partito comunista italiano]]; il segretario di quest'ultimo, [[Alessandro Natta]], laureato in Lettere con studi alla [[Scuola normale superiore]] di [[Pisa]], inorridì: *Cadent, si dice cadent!!</ref>
*La sinistra sono io.
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*Andate al [[mare]]. (invito agli elettori socialisti in occasione del referendum del 1991 sul sistema elettorale)
*Qualcuno ha dell'olio? (nel 1991, intervistato durante un pranzo sul referendum sul sistema elettorale)
 
==''E la nave va''==
===[[Incipit]]===
''Una nave e l'Italia''<br>17 ottobre 1985.<br>Onorevole Presidente, onorevoli Colleghi,<br>prima di comunicare le decisioni che ritengo necessario e doveroso di prendere, vista la grave situazione politica che si è determinata nella coalizione di Governo, ho sentito l'obbligo di esporre alla Camera, nell'assoluto rispetto della verità, la sequenza di avvenimenti riferiti alla vicenda dell'Achille Lauro che il Paese ha vissuto con trepidazione in questi giorni e che il Governo sin dall'inizio ha fronteggiato con una linea di condotta sempre ispirata all'obiettivo primario di evitare una tragedia e agendo in modo che le nostre decisioni in nessun momento fossero tali da comportare pregiudizio alla dignità della nazione e alla sovranità del Paese.
 
===Citazioni===
*– Il Governo italiano ha sempre condotto con la massima intransigenza la lotta al terrorismo ed i risultati sin qui conseguiti lo dimostrano. Nessun governo libero al mondo ha saputo conseguire decisivi risultati nella lotta al terrorismo, senza distruggere i principi e le regole dello stato di diritto, così come hanno saputo fare i governi della Repubblica Italiana. Non c'è un caso di cedimento, o di debolezza che possa essere imputato a questo Governo, nella lotta al terrorismo.
*[...] Abbiamo agito secondo la nostra coscienza, secondo la nostra politica secondo le nostre leggi. La coscienza ci ha dettato il dovere di tentare le vie incruente; la politica ci ha offerto l'occasione di utilizzare i buoni rapporti dell'Italia. Le nostre leggi, le leggi italiane, ci hanno indicato la via da seguire.
*Non ci può essere una vera pace fino a quando permangono in molte parti del mondo crisi acute che minacciano di allargarsi, coinvolgendo nuovi paesi, e che d'altro canto esasperano il sempre difficile confronto fra Est e Ovest.
*[...] l'Italia è l'unico paese europeo che è riuscito ad individuare e ad assicurare alla giustizia quasi tutti gli autori degli attentati compiuti sul nostro territorio. È un dato che ci conforta sull'efficienza dei nostri apparati di tutela: ma è anche un dato che ci dice che in Italia né si chiudono gli occhi, né si evitano responsabilità.<br>Resta comunque nosra profonda convinzione che nessun sistema di prevenzione o di repressione del terrorismo potrà assicurarci la vita libera e pacifica alla quale aspiriamo, se esso non sarà combattuto con l'azione politica e diplomatica là dove esso nasce.
 
{{NDR|Bettino Craxi, ''E la nave va'', Edizioni del Garofano, 1985.}}
 
==Citazioni su Bettino Craxi==
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*Gli imbecilli a sinistra, i grandi statisti a destra... Craxi, dove cazzo va? ([[Roberto Benigni]])
 
==Note==
==''E la nave va''==
<references/>
===[[Incipit]]===
''Una nave e l'Italia''<br>17 ottobre 1985.<br>Onorevole Presidente, onorevoli Colleghi,<br>prima di comunicare le decisioni che ritengo necessario e doveroso di prendere, vista la grave situazione politica che si è determinata nella coalizione di Governo, ho sentito l'obbligo di esporre alla Camera, nell'assoluto rispetto della verità, la sequenza di avvenimenti riferiti alla vicenda dell'Achille Lauro che il Paese ha vissuto con trepidazione in questi giorni e che il Governo sin dall'inizio ha fronteggiato con una linea di condotta sempre ispirata all'obiettivo primario di evitare una tragedia e agendo in modo che le nostre decisioni in nessun momento fossero tali da comportare pregiudizio alla dignità della nazione e alla sovranità del Paese.
 
===Citazioni===
*– Il Governo italiano ha sempre condotto con la massima intransigenza la lotta al terrorismo ed i risultati sin qui conseguiti lo dimostrano. Nessun governo libero al mondo ha saputo conseguire decisivi risultati nella lotta al terrorismo, senza distruggere i principi e le regole dello stato di diritto, così come hanno saputo fare i governi della Repubblica Italiana. Non c'è un caso di cedimento, o di debolezza che possa essere imputato a questo Governo, nella lotta al terrorismo.
*[...] Abbiamo agito secondo la nostra coscienza, secondo la nostra politica secondo le nostre leggi. La coscienza ci ha dettato il dovere di tentare le vie incruente; la politica ci ha offerto l'occasione di utilizzare i buoni rapporti dell'Italia. Le nostre leggi, le leggi italiane, ci hanno indicato la via da seguire.
*Non ci può essere una vera pace fino a quando permangono in molte parti del mondo crisi acute che minacciano di allargarsi, coinvolgendo nuovi paesi, e che d'altro canto esasperano il sempre difficile confronto fra Est e Ovest.
*[...] l'Italia è l'unico paese europeo che è riuscito ad individuare e ad assicurare alla giustizia quasi tutti gli autori degli attentati compiuti sul nostro territorio. È un dato che ci conforta sull'efficienza dei nostri apparati di tutela: ma è anche un dato che ci dice che in Italia né si chiudono gli occhi, né si evitano responsabilità.<br>Resta comunque nosra profonda convinzione che nessun sistema di prevenzione o di repressione del terrorismo potrà assicurarci la vita libera e pacifica alla quale aspiriamo, se esso non sarà combattuto con l'azione politica e diplomatica là dove esso nasce.
 
{{NDR|Bettino Craxi, ''E la nave va'', Edizioni del Garofano, 1985.}}
 
==Bibliografia==
*Bettino Craxi, ''E la nave va'', Edizioni del Garofano, 1985.
 
 
 
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