Carlo Maria Franzero: differenze tra le versioni

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*Le donne hanno per certi atti il senso del pudore assai meno sviluppato che l'uomo. La loro femminilità è ad un tempo [[arma]] e difesa. (p. 64)
*Quando si ama si è sovente molto presuntuosi. (p. 67)
*Si chiamava Maddalena. E come Maria di Magdala (Magda infatti voleva essere chiamata) la sua sensuale [[bellezza]] era [[Dignità|degna]] di essere profumata con i profumi di sette amanti. Non ho potuto mai guardare il suo corpo (il volto no, che talvolta diveniva così acceso di [[desiderio]] carnale, quasi grifagno) senza evocare alla mente la Santa del suo nome nella « Deposizione dalla [[Croce]] » ad [[Belgio|Anversa]] così come la descrive [[Théophile Gautier]]: un piede del [[Gesù Cristo|Cristo]], bianco d'una bianchezza esangue, puro e opaco come un'ostia ricade con tutta la mollezza inerte della morte sulla bionda spalla della Santa. Sgabello d'avorio foggiato da Rubens, e messo dal [[maestro]] sublime per far discendere il divino dall'[[albero]] della redenzione. E la morbidezza della spalla madreperlacea pare quasi sensualizzare una mistica carezza il peso del piede divino nel [[Sacrificio|sacrifizio]] pietoso... ( p. 68)
*Chi saprà mai veramente quanto più che ogni gesto possa turbar nel profondo una sola parola? (p. 74)
*Possedere col [[pensiero]] è più che possedere in [[realtà]], perché il pensiero è impudico, è ignudo, senza rossore; il pensiero sa prendere il capo della donna che vuole e cercarne la [[bocca]] per suggere ad una fonte sconosciuta; e sa trovare lo stimolo ad osare l'impudenza più sfrontata, perché l'impudenza è [[istinto]], il [[pudore]] è [[ipocrisia]] appresa... (p. 78)
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*Quando non vorrai essere solo, va in compagnia di te stesso. (p. 93)
*È la vita che ci governa: noi non possiamo che subirla. (p. 94)
*Chi può affermare dove cessano gli impulsi della carne e dove cominciano le suggestioni psichiche? (p. 95)
*In ciascuno di noi vi è una fonte segreta di [[male]]: l'istinto. (p. 104)
*Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Nè dopo si sentirebbero peggiori. (p. 104)
*Forse che nella [[società]] si vale realmente per quello che si è, o non più precisamente per ciò che si dimostra? (p. 104)
*L'importante nella vita di un uomo, e di un giovane in specie, è scoprire la formula risolutiva. Ciascuno ha bisogno di trovare un'[[idea]] giustificativa di fronte a se stesso; ma non è un'idea di giustificazione soltanto che si ricerca, bensì una guida per la vita stessa. (p. 104)
*Solamente chi trae l'un dopo l'altro i [[giorno|giorni]] lontano dagli affetti che prima non si guastano e troppo tardi si apprezzano e amano, può comprendere quanto sia il rimpianto dei beni ignorati per l'anima che si ammala di [[nostalgia]]. (p. 111)
*[[Fortuna|Fortunati]] coloro che si assorbono quasi per egoismo nell'avvenire e vivono per sè e di ciò che li circonda, e non si curvano su se stessi a perscrutarsi nelle sfumature dei [[Sentimento|sentimenti]] e nella contemplazione del passato! (p. 111)
*[...] vi sono stati d'animo che ci fanno così improvvisamente buoni che ogni rancore sembra offuscare la nostra [[serenità]], e fanno desiderare la [[bontà]] come una consolazione sì grande che noi vorremmo gridare a ciascuno la [[felicità]] di essere buoni, e chiederemmo piangendo perdono di un'offesa non anche recata, e doneremmo noi stessi a conforto di ogni [[miseria]], nell'infrenabile bisogno di confonderci in un sublime abbraccio purificatore coll'[[Infinito]]. (.p 113)
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*La [[rima]] è per il [[poeta]] ciò che è l'accordo iniziale nell'arte della musica. È la consonanza dell'armonia; è la parola che richiama il pensiero, è l'espressione musicale dell'idea che chiede assolutamente di esser chiusa ed espressa in quella forma. È qualcosa di oscuro e di inesplicabile che si agita nello spirito e nell'anima, non so se generato dall'una e temprato dall'altro in un ideale crogiolo; è una forza occulta a cui non si può non obbedire. È una [[voce]] che parla, una [[forza]] che prende e avvince, e a cui bisogna obbedire. (p. 270)
*La donna ama maggiormente dopo la donazione: agisce allora in lei l'istinto della specie. (p. 277)
*L'amore assoluto lo portiamo dentro di noi in potenza, ma nella realtà non vi è che l'istinto sessuale. (p. 285)
*Io vorrei non possederti mai per non provare il disinganno della [[passione]] soddisfatta, perché per la voluttà è la massima delle vanità. (p. 289)
*La [[Prostituzione|adultera]] che piange la vergogna che la turba dinnanzi al figlio, non è così degna di venerazione come la vergine che singhiozza sulla perduta verginità dell'anima sua [...]. (p. 283)
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*Felici coloro i cui cuori possono spezzarsi senza avere veduta la morte! (p. 320)
*[...] guardare il padre che muore è come vegliare ora per ora la nostra stessa agonia! (p. 320)
*Lo [[spazio]] è la prigionia del corpo, il tempo è quella dello [[spirito]]. (p. 338)
*Ogni sentimento è la conseguenza di uno stato patologico che lo determina. (p. 340)
*Ogni momento psicologico è conseguenza di uno stimolo fisico iniziale. (p. 340)