Domenico Parisi: differenze tra le versioni

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Quando pensiamo alla scienza la prima cosa che ci viene in mente è l'importanza che gli scienziati danno ai fatti empirici, cioè ai fatti osservati direttamente, con i loro occhi e con gli altri loro sensi. Gli scienziati dedicano molto del loro tempo a osservare la realtà, a descriverla con cura, a misurarla e a contarla. Per uno scienziato conoscere la realtà significa prima di tutto percepirla direttamente, senza basarsi su racconti e interpretazioni di altri o sui propri ricordi o le proprie intuizioni.
 
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Le simulazioni sono cose che costruiamo perché dimostrino di avere certe prestazioni - e sono gli ingengeri che costruiscono cose che debbono dimostrare di avere certe prestazioni. Perciò un orientamento pratico e ingegneristico è intrinseco all'approccio simulativo anche quando le simulazioni servono solo a conoscere e a capire la realtà. Le pressioni economiche oggi spingono la scienza a tornare alle sue origini (antropologiche e cognitive, non greche), che sono pratiche. Le simulazioni spingono nella stessa direzione perchè ormai gli esseri umani stanno scoprendo che per conoscere a capire la realtà conviene rifarla.