Carlo Maria Franzero: differenze tra le versioni

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*La vita non è che una proiezione degli istinti bruti. L'anima mia posta sul limite dell'esistenza comprese che è più prossimo alla perfezione umana un malfattore che un ipocrita. (p. 375)
*[...] non esiste [[vizio]] in amore. La [[teoria]] [[Platone| platonica]], aristocratica ed individualistica, insegna che l'amore non ha altro scopo che se stesso. (p. 385)
*Se è vero che tutte le entità si possono circoscrivere nell'infinito con un triangolo, il bene e il male - che riassumono tutte le entità - costituiscono due triangoli equilateri, eguali ed opposti..... Vi è un punto, nell'infinito, in cui i due vertici si toccano..... Nell'interferenza di quei due vertici sublimi non esiste né il bene né il male.... (p. 386)
*La nostra vita è una catena di menzogne tessuta con molta grazia; con una grazia che se volessimo sempre scoprire la discordanza tra gli atti e le parole, tutte le persone sembrerebbero ipocrite..... (p. 407)
*Il moralista è sempre severo coi vizi che non ha, e specialmente con le persone che avendo i suoi medesimi difetti gli funzionano da specchio. (p. 407)
*La vita non si muta come un scenario per nessun fatto esteriore, neppure durante o dopo una rivoluzione. (p. 409)
*La vita è l'insieme di infinite somme psicologiche che valgono diversamente da persona a persona, da momento a momento a seconda delle sensazioni che rappresentano. (p. 489)
*Gli spiriti audaci sono, per la critica, audaci in quanto creano delle idee. Creare delle idee è come coniare delle monete e metterle in circolazione. Dopo, ognuno se ne serve fino a logorarle. (p. 411)
{{NDR|Carlo Maria Franzero, ''Il fanciullo meraviglioso'', Luigi Battistelli, [[Firenze]] 1920.}}