Carlo Maria Franzero: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
Domani cade l'anniversario della sua [[morte]].<br>Ah, perché io l'ho uccisa? Per [[amore]] l'ho uccisa, perché ognuno uccide la creatura che ama, con una [[parola]], con un [[bacio]], con uno sguardo carezzevole... L'amore uccide ciò che ama.....<br>Io l'ho uccisa perché al di sopra di lei, al di sopra di noi, al di sopra di ogni nostro congiungimento il mio amore era solo solo solo! Ecco, sì: io l'ho uccisa perché malgrado le sue parole io non potevo sapere che cosa ella pensava, ''che cosa ella pensava''! I suoi [[Pensiero|pensieri]], i più grandi , i più segreti, non erano che per lei sola..... Vi sarebbero state sempre cose che io avrei ignorato, anche se ella me le avesse dette!<br>Per questo l'ho uccisa. Per questo.....
 
===Citazioni===
*Se una infermità vi è nella mia [[mente]] essa non è abulia né impulsività, ma è l'eccesso di [[volontà]]. (p. 22)
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*Chi saprà mai veramente quanto più che ogni gesto possa turbar nel profondo una sola parola? (p. 74)
*Possedre col [[pensiero]] è più che possedre in [[realtà]], perché il pensiero è impudico, è ignudo, senza rossore; il pensiero sa prendere il capo della donna che vuole e cercarne la [[bocca]] per suggere ad una fonte sconosciuta; e sa trovare lo stimolo ad osare l'impudenza più sfrontata, perché l'impudenza è [[istinto]], il [[pudore]] è [[ipocrisia]] appresa... (p. 78)
*L'eroe, l'uomo, l'[[essere]] che sa elevarsi sulla massa, costringere la sua volontà ad una perfezione indeffettibile, e creare per se stesso il suo [[piacere]] ovunque lo trova, ben anche sulla altrui ruina! (p. 8482)
*[...] la procreazione non ha nulla a vedere con l'anima nostra! La generazione è funzione assolutamente materiale. È più che mai vera la teoria di Proclo, e l'anima è una parte immateriale perfettamente divisibile da noi. In ciascuno di noi vive uno [[spirito]] già vissuto. Vera è la [[filosofia]] Alessandrina: la psiche è un'essenza incorporea separabile dal corpo. (p. 92-93)
*Se tu sarai solo, sarai tutto tuo. (p. 93)
*Quando non vorrai esere solo, va in compagnia di te stesso. (p. 93)
*È la vita che ci governa: noi non possiamo che subirla. (p. 94)
*Chi può affermare dove cessano gli impulsi della carne e dove cominciano le suggestioni psichiche? (p.95)
*In ciascuno di noi vi è una fonte segreta di [[male]]: lìistinto. (p. 104)
*Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Nè dopo si sentirebbero peggiori. (p. 104)
*Forse che nella [[società]] si vale realmente per quello che si è, o non più precisamente per ciò che si dimostra? (p. 104)
*L'importante nella vita di un uomo, e di un giovane in specie, è scoprire la formula risolutiva. Ciascuno ha bisogno di trovare un'[[idea]] giustificativa di fronte a se stesso; ma non è un'idea di giustificazione soltanto che si ricerca, bensì una guida per la vita stessa. (p. 104)
*Solamente chi trae l'un dopo l'altro i [[giorno|giorni]] lontano dagli affetti che prima non si guastano e troppo tardi si apprezzano e amano, può comprendere quanto sia il rimpianto dei beni ignorati per l'anima che si ammala di [[nostalgia]]. (p.111)
*Fortunati coloro che si assorbono quasi per egoismo nell'avvenire e vivono per sè e di ciò che li circonda, e non si curvano su se stessi a perscrutarsi nelle sfumature dei [[Sentimento|sentimenti]] e nella contemplazione del passato! (p. 111)
 
{{NDR|Carlo Maria Franzero, ''Il fanciullo meraviglioso'', Luigi Battistelli, [[Firenze]] 1920.}}
 
 
[[Categoria:Scrittori italiani|Franzero, Carlo Maria]]