Mario Mariani: differenze tra le versioni

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{{NDR|Mario Mariani, ''La prova del fuoco'', Sonzogno, Milano 1922.}}
 
==''La Maniglia''==
===Incipit===
Avevan parlato per ore e ore, fra camerati, di spineti e di camminamenti, di bombe a mano e di trecentocinque, di scoppi di mine e di attacchi di baionetta, di tutti gli orrori e i terrori della guerra. E ciascuno di loro aveva la sua ''più grande paura''.
 
{{NDR|Mario Mariani, ''La maniglia'', Sonzogno, Milano 1922.}}
 
==''Fedeltà''==
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{{NDR|Mario Mariani, ''Fedeltà'', Sonzogno, [[Milano]] 1922.}}
 
==''Il figlio''==
===Incipit===
Era la sera del ritorno.<br>Era stato lontano. Quanto? Non ricordava nemmeno più. Gli sembrava di aver vissuto decenni, di avere oltrevarcato tutte le sirti. Veniva da tre oceabi, aveva combattuto due guerre, aveva vissuto cento vite, costruito e distrutto dieci ricchezze, acceso e spento più volte il focolare.<br>Era la sera del ritorno e chinava la fronte meditando.
 
{{NDR|Mario Mariani, ''Il figlio'', Sonzogno, Milano 1922.}}
 
==''Per l'ultima volta''==
===Citazioni===
*Il moralista [[Borghesia|borghese]] è l'[[uomo]] della lettera anonima (p. 278)
*La [[critica]] non ha mai rivelato un grande scrittore o autore drammatico ai suoi primi passi e ha sempre soltanto cercato di demolirlo quando lo vedeva circondato dal favore del [[pubblico]]. Salvo poi a [[Prostituzione|prostituirsi]] in salamelecchi ufficiali quando lo scrittore era ormai una [[gloria]] certa. (p. 279)
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==''Il baro''==
===Citazioni===
*Io non so se sia nata prima la [[prostituzione]] o il [[capitalismo]], ma Sombart ha scoperto che la donna e il [[denaro]] sono due termini dipendenti l'uno dall'altro. (p. 257)
*La [[donna]] è [...] il solo [[essere]] sopportabile della [[Creazione]]. (p. 257)
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==''Il fazzoletto''==
===Citazioni===
*Come amo le donne che tradiscono io!...<br>È così stupendamente borghese l'amore per la donna massaia e riposante, per la donna che rattoppa le calze e attende tranquilla, a [[casa]], il suo unico amore. Quelle povere tristi cagnette fedeli che sono le donne fedeli sembrano un oggetto tascabile, insulso e sempre pronto a servire. La donna che si teme sempre di pedere, invece; la donna che guarda gli altri per la [[Via|strada]], che si fa bella per gli altri, che è civetta, [[Prostituzione|sgualdrina]], leggera, esasperante! Con lei ogni [[pensiero]] che otteniamo, ogni [[bacio]], ogni morso è una [[vittoria]] su tutti, su tutto il nostro [[sesso]].
 
{{NDR|Mario Mariani, ''Il fazzoletto'' , Sonzogno, Milano 1922.}}
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''La Maniglia''===
Avevan parlato per ore e ore, fra camerati, di spineti e di camminamenti, di bombe a mano e di trecentocinque, di scoppi di mine e di attacchi di baionetta, di tutti gli orrori e i terrori della guerra. E ciascuno di loro aveva la sua ''più grande paura''.
 
{{NDR|Mario Mariani, ''La maniglia'', Sonzogno, Milano 1922.}}
 
===''Il figlio''===
Era la sera del ritorno.<br>Era stato lontano. Quanto? Non ricordava nemmeno più. Gli sembrava di aver vissuto decenni, di avere oltrevarcato tutte le sirti. Veniva da tre oceabi, aveva combattuto due guerre, aveva vissuto cento vite, costruito e distrutto dieci ricchezze, acceso e spento più volte il focolare.<br>Era la sera del ritorno e chinava la fronte meditando.
 
{{NDR|Mario Mariani, ''Il figlio'', Sonzogno, Milano 1922.}}
 
==Bibliografia==