György Lukács: differenze tra le versioni

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'''GeorgGyörgy Lukács de Szeged''' (1885 – 1971), filosofo e critico letterario ungherese.
 
*I rapporti sociali sono sfuggiti al controllo degli uomini stessi assumendo la forma di cose. (da ''Prolegomeni all'ontologia dell'essere sociale'' – traduzione di A. Scarponi, Guerini, Milano 1990)
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*Noi abbiamo inventato l'arte del plasmare: pertanto a tutto ciò che le nostre mani stanche e disperate lasciano cadere e abbandonano fanno difetto l'estremo compimento e l'insuperabile perfezione.
*Il romanzo inscrive il centro essenziale della sua totalità entro lo spazio compreso fra il suo inizio e la sua fine, e con ciò innalza l'individuo all'altezza infinita di colui che mediante la propria vita e il proprio esperire deve creare un intero mondo e, creatolo, mantenerlo in equilibrio: all'altezza cui mai l'individuo epico può giungere, neppure quello dantesco, il quale deve il suo significato e il suo valore non già alla sua pura individualità, bensì alla «grazia» che gli è stata largita. In forza di quella sua avulsione e di quel suo distacco l'individuo è però ridotto a mero strumento, e la sua posizione centrale ed egemone trova la propria giustificazione nell'essere egli atto ad evidenziare una determinata problematica del mondo.
 
{{NDR|Georg Lukács, ''teoria del romanzo'', traduzione di Antonio Liberi, Newton Compton Italiana, 1972. }}
 
==Bibliografia==
*Georg Lukács, ''teoria del romanzo'', traduzione di Antonio Liberi, Newton Compton Italiana, 1972.
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Filosofi ungheresi|Lukács]]