Paolo Stoppa: differenze tra le versioni

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==''Necessità di riforma del teatro italiano''==
===[[Incipit]]===
Un critico dei cosiddetti battaglieri, parlando di me recentemente, ha detto che io sono nelle grinfie di [[Luchino Visconti|Luchino]], e non vedo l'ora di liberarmene. Che non vedo l'ora di tornare a fare le parti semplici e grossolane che ero così contento di fare, sbarazzandomi di impermeabili e di altri attributi esistenzialisti.<br>Il mestiere dell'attore è già così difficile perché ci si mettono anche i critici. La lotta senza respiro che un attore sostiene coi propri critici continuamente non è mai stata così dura per me come in questi due anni che ho cercato di fare sul serio. O meglio, se prima mi attaccavano e me ne dicevano di tutti i colori perché facevo il brillante, ora ce l'hanno con me perché faccio ''Euridice''. Che cosa vogliono? In realtà la forza delle consuetudini, pur così balorda, è la sola a guidare il gusto e la fantasia. Essi vedono per anni un attore fare la stessa cosa, e finiscono coll'attribuirgli un « clichè » fisso, un carattere in cui si ritrovano, immobile, da cui secondo loro non si può più uscire. È questa una delle peggiori schiavitù, questa, capitata a me, di essere popolare come mi volevano gli altri.
===Citazioni===
*Il teatro di domani non avrà nè la forma nè l'organizzazione nè il linguaggio di quello di ieri; io ho sentito il dovere di contribuire a questa trasformazione. (p. 46)
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{{NDR|Paolo Stoppa, ''Necessità di riforma del teatro italiano'', da Il Dramma, diretto da Lucio Ridenti, anno 23 - n. 34 - 1 Aprile 1947.}}
 
[[Categoria:Scrittori italiani|Stoppa, Paolo ]]
[[Categoria:Attori italiani|Stoppa, Paolo ]]