Fidelio: differenze tra le versioni

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==''Fidelio''==
===[[Incipit]]===
'''PERSONAGGI'''<br><br>'''LEONORA''', sotto il nome di Fidelio.<br>'''PIZARRO''', governatore della prigione.<br>'''ROCCO''', carceriere.<br>'''MARCELLINA''', sua figliuola.<br>'''GIACCHINO''', portinaio della prigione.<br>'''IL MINISTRO DI STATO'''.<br>'''FERNANDO FLORESTANO'''.<br>Prigionieri - Capitano della guardia - Popolo.<br>''La scena è in una prigione di Stato presso Siviglia''.<br><br>'''ATTO PRIMO'''<br>SCENA PRIMA<br>La scena rappresenta la corte d'una prigione di Stato. In fondo la porta principale, in questa una porticina pei pedoni. Vicino ad essa la loggia del portinaio. Alla sinistra dello spettatore l'abitazione dei prigionieri. Le finestre hanno delle forti grate di ferro, e ciascuna porta, che è numerata, è chiusa da chiavistelli. Alla destra, ma di prospetto, il lato destro cancellato di ferro, che conduce al giardino del castello.<br>MARCELLINA e GIACCHINO.<br>(''Marcellina dinanzi alla sua porta che stira. Giacchino si tiene vicino alla sua per essere pronto ad aprirla'').<br>DUETTO<br>GIACC. Alfin solo a solo potrà<br>Parlarti una volta, idol mio.<br>MARC. Ohimè! sempre intorno l'avrò?<br>Che noia! che pena! mio Dio!<br>GIACC. Di grazia, si degni ascoltar.<br>MARC. Or tempo non ho di parlar.<br>GIACC. Almen sia men torvo quel ciglio,<br>Che tutto mi sento gelar.<br>MARC. Fingiam per uscir di periglio;<br>Fingiam, sì; fingiam d'ascoltar.<br>GIACC. e MARC. Ognor tu mi vuoi tormentar,<br>Il cor sento in sen palpitar.<br>MARC. Cangia pensier.<br>GIACC. D'amore mercè sol ti bramo,<br>Ti chiedo -<br>MARC.<br>Ma, non vuoi tacer?<br>GIACC.A te sarò sempre fedele.<br>MARC. Va da altri tua fede a giurar.<br>GIACC. Ognor perché sei sì crudele?<br>MARC. Deh! cielo, mi vieni a salvar.<br>(''si sente battere alla porta'')
 
{{NDR| ''Fidelio'', Dramma lirico in tre atti di Giuseppe (Joseph) Sonnleithner (e Georg Friedrich Treitschke), [[musica]] di Ludwig van Beethoven, Edizioni « A. Barion » 1940.}}