Campana: differenze tra le versioni

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*Al cadere d'una bella giornata d'[[aprile]] dell'anno 1503 la campana di San Domenico di Barletta sonava gli ultimi tocchi dell'avemaria. Sulla piazza vicina in riva al mare, luogo di ritrovo degli abitanti tranquilli che, nelle terricciuole dei climi meridionali specialmente, sogliono sulla sera essere insieme a barattar parole al sereno per riposarsi dalle faccende del giorno, stavano col fine medesimo dispersi in vari gruppi molti soldati spagnoli ed italiani, alcuni passeggiando, altri fermi, o seduti, od appoggiati alle barche tirate a secco delle quali era ingombra la spiaggia; e com'è costume delle soldatesche d'ogni età e d'ogni nazione, il loro contegno era tale che pareva dire: il mondo è nostro. ([[Massimo D'Azeglio]])
 
*''Da' borghi sparsi le campane in tanto | si rincorron coi lor gridi argentini: | chiamano al rezzo, alla quiete, al santo | desco fiorito d'[[occhi]] di [[bambino|bambini]]''. ([[Giovanni Pascoli]])
 
*Farò della mia [[anima]] uno scrigno per la tua anima, del mio [[cuore]] una dimora per la tua [[bellezza]], del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la [[primavera]], e vivrò in te la [[vita]] di un [[fiore]] sotto i raggi del [[sole]]. Canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua [[anima]] come la [[spiaggia]] ascolta la storia delle onde. ([[Kahlil Gibran]])
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*Nessun uomo è un'isola, | completo in sé stesso | ogni uomo è un pezzo del continente, | una parte del tutto. | Se anche solo una zolla | venisse lavata via dal mare, | l'Europa ne sarebbe diminuita, | come se le mancasse un promontorio, | come se venisse a mancare | una dimora di amici tuoi, | o la tua stessa casa. | La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, | perché io sono parte dell'umanità. | E dunque non chiedere mai | per chi suona la campana: | suona per te. ([[John Donne]])
 
*''Sì: sonava lontana una campana, ombra di romba; sì che un mal vestito | che beveva, si alzò dalla fontana, | e più non bevve, e scongiurò, di rito, | l'impaziente spirito. Via via | si sentì la campana di San Vito | [...]'' ([[Giovanni Pascoli]])
 
*Tutt'a un tratto, in vece di lui {{NDR|Menico}}, e con ben altro tono, si fa sentir quel primo tocco di campana così fatto, e dietro una tempesta di rintocchi in fila. Chi è in difetto è in sospetto, dice un proverbio milanese: all'uno e all'altro furfante parve di sentire in que' tocchi il suo nome, cognome e soprannome, lasciano andar le braccia di Menico, ritirano le loro in furia, spalancan la mano e la bocca, si guardano in viso. ([[Alessandro Manzoni]])
 
*- {{NDR|La gente}} Udiste la campana? | L'ora non è lontana | Che il cocchio arriverà | E per vedere chi giunge noi siamo quà.</br>- {{NDR|Lescaut}} Questa è la trattoria | Dove il cocchio d'Arras viene a sostar.</br>- {{NDR|Guardie}} È proprio qui. ([[Manon (Massenet)|Manon di Massenet]])
 
== [[Giovanni Pascoli]] ==
 
*''Da' borghi sparsi le campane in tanto | si rincorron coi lor gridi argentini: | chiamano al rezzo, alla quiete, al santo | desco fiorito d'[[occhi]] di [[bambino|bambini]]''. ([[Giovanni Pascoli]])
 
*''Odi, sorella, come note al core | quelle nel vespro tinnule campane | empiono l'aria quasi di sonore | grida lontane''?
 
*''Sì: sonava lontana una campana, ombra di romba; sì che un mal vestito | che beveva, si alzò dalla fontana, | e più non bevve, e scongiurò, di rito, | l'impaziente spirito. Via via | si sentì la campana di San Vito | [...]'' ([[Giovanni Pascoli]])
 
==Proverbi==