Nino Salvaneschi: differenze tra le versioni

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==''Breviario della felicità''==
===[[Incipit]]===
Molti uomini sono costretti a spalancare gli [[Occhio|occhi]] per vedere.<br>Devo confessare a me stesso che non ho mai veduto così [[bene]] da quando son diventato cieco.<br> E solo adesso mi sono accorto che gran parte della [[felicità]] umana sta nel vedere tutto in bene.
 
===Citazioni===
*Molti intendono con la [[parola]] [[destino]] il cammino compiuto tra due punti fissi: nascita e [[morte]].Intenderei piuttosto per destino quel [[caso]] o quella provache rivela la [[ragione]] intima di un'[[esistenza]]. Quindi il riflesso della [[Volontà]] Divina sul nostro sentiero terreno.
*Non si deve confondere destino con [[fatalità]]. Se è bello armonizzare con il proprio destino, non bisogna che l'[[anima]] diventi lo strumento della fatalità. Nel primo caso si ha l'accettazione attiva: ed è bene; nel secondo caso si ha la rassegnazione passiva: ed è [[male]].
*L'anima è spesso talmente nascosta che non può appalesarsi che di tratto in tratto.
*Una persona che svela a poco a poco il suo paesaggio d'anima, appare come uno scorcio di pianura o di mare, di lago o di montagna, irto di vette accese dalla luce che Giovanni Segantini amava, pieno di abissi azzurri come il mare di Corfù.