Mario Nanteli: differenze tra le versioni

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===[[Incipit]]===
IL QUADRO FAMILIARE DI SANDRA RUDINI'-CARLOTTI<br>''La Madre''<br>Sua Madre è la contessa Maria de Barral.<br>La famiglia de Barral è notissima nel Delfinato. Molti dei suoi membri coprirono cariche importantissime nel clero, nella magistratura, nell'esercito, nella politica, specialmente sotto Luigi XVI al tempo della rivoluzione e poi sotto l'Impero e la Restaurazione. Il dizionario delle nobiltà La Chenaye – Debois e Badier, (1863) la fa rimontare a Giovanni de Barral che nel 1337 ebbe delle franchigie dal Delfino Umberto.[...]<br>''Il Padre''<br>Il Padre, sposo della Contessa Maria de Barral, è Antonio Starabba Marchese di Rudinì, siciliano.<br>Da parte del Padre, la Marchesa Alessandra fu la piccola nipote di Luisa D'Aragona, Suor Luisa SS. Sacramento, Carmelitana, il cui corpo si conserva incorrotto a Palencia. Così illustri antenati hanno certamente influito al suo ritorno alla loro fede secolare.[...]<br>''Il marito Marcello Carlotti''<br>I Carlotti sono discendenti da una delle più antiche famiglie della Repubblica Veneta. Si fa già menzione dei Carlotti nell'anno 1269, al tempo della rivolta dei castelli del territorio di Verona contro la potente casa Scaligera. Quattro congiurati massacrarono allora il podestà Martino I nello stesso palazzo e fu in seguito a questi tragici avvenimenti che la maggior parte delle famiglie veronesi e particolarmente i signori Carlotti del Garda, furono spogliati d'una parte dei loro beni e costretti a ritirarsi nei loro feudi d'origine.[...]<br> ''La Fanciulla''<br>La sua non è una fanciullezza come le altre.<br>Inconfondibile caratteristica dell'infanzia e della adolescenza sarà una vivacità prorompente.<br>Sandra è sempre in vibrazione.<br>L'irrequietudine data dal sangue ardente della Sicilia non attenuato da quello greco, comunicatole dall'antico ceppo della sua razza, la fusione in lei di tre stirpi. la greca, la francese, l'italiana, trovano piena rispondenza nel suo spirito e nel suo pensiero, protesi ed applicati a perseguire l'inafferrabile tranquillità d'un sogno che non l'appaga mai.
 
{{NDR|Mario Nanteli, ''Il trittico di Donna Alessandra'', Edizioni Paoline 1958.}}
 
==Bibliografia==