Giobbe Covatta: differenze tra le versioni

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==Pancreas - Trapianto del libro Cuore==
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*Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola. (da Pancreas, trapianto dal libro cuore)
*Di Dio si sa poco. Quello che è certo è che fuma sigari Coiba che Fidel Castro gli regala ogni anno a Natale. Da alcune rare foto risulta essere un bell'uomo, tipo Leonardo Di Caprio ma con l'espressione più intelligente. D'altra parte, come lui stesso ha dichiarato: "Mi sono fatto da solo. Perché avrei dovuto farmi male?".
*I drogati sono fatti, non parole.
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{{NDR|Giobbe Covatta, ''Parola di Giobbe'', traduzione di Paola Catella, Adriano Salani Editore.}}
 
==Pancreas - Trapianto del libro Cuore==
==[[Incipit]] di ''Pancreas''==
*Nulla è più emozionante del primo giorno di scuola. Me lo ricordo: era già dal 23 luglio che facevano la disinfestazione per i topi, avevano vinto i topi e ce ne erano alcuni grossi come cammelli. <br/>Il bidello sorrise e aprì il portone; il portone cadde e aprì il bidello, che ancora sorride: è rimasto sotto ridotto come una specie di radiografia. Lo portarono in ospedale in busta chiusa.<br/>Tutti i bambini entrarono di corsa urlando, anche perché cercavano di sfuggire agli spacciatori. Le aule erano splendide: pavimenti di cotto, prosciutto cotto, quello delle merende degli anni passati, azzeccato per terra. Per rendere trasparenti le finestre erano stati rotti i vetri. I nemici nascosti dell'igiene, grossi come tacchini, aspettavano i bambini in smoking: il primo giorno di scuola era anche per loro una grande occasione. ('''[[Incipit]] di ''Pancreas''''')
 
Il bidello sorrise e aprì il portone; il portone cadde e aprì il bidello, che ancora sorride: è rimasto sotto ridotto come una specie di radiografia. Lo portarono in ospedale in busta chiusa. <br />
*Entrò il preside con aria mesta, salutò con grande dignità e disse: «Ragazzi devo darvi una brutta notizia, avrete un altro maestro, quello dell'anno scorso è morto!» Ci fu un boato di gioia, applausi, tutta la curva B della classe intonò canti di tripudio. «È stato il fumo a ucciderlo » disse il Preside.<br/>Il maestro dell'anno passato era un uomo decrepito, aveva il volto incartapecorito dalle rughe, capelli bianchi e radi, denti cariati, spalle curve e parlava con voce roca e catarrosa. Aveva ventitré anni. Un giorno lesse sul pacchetto di sigarette: «II fumo nuoce gravemente alla salute». Allora cominciò a ridere, ridere, ridere e rise tanto che morì soffocato. II mio compagno [[Michail Bakunin|Bakunin]] lo diceva sempre: «Sarà una risata che vi seppellirà!»
Tutti i bambini entrarono di corsa urlando, anche perché cercavano di sfuggire agli spacciatori. Le aule erano splendide: pavimenti di cotto, prosciutto cotto, quello delle merende degli anni passati, azzeccato per terra. Per rendere trasparenti le finestre erano stati rotti i vetri. I nemici nascosti dell'igiene, grossi come tacchini, aspettavano i bambini in smoking: il primo giorno di scuola era anche per loro una grande occasione.
 
*Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola. (da'''La Pancreas,piccola trapianto dal libro cuorefiammiferaia''')
 
{{NDR|Giobbe Covatta, ''Pancreas'', Baldini&Castoldi}}