Daphne du Maurier: differenze tra le versioni
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===''A Venezia... un dicembre rosso shocking''===
«Non guardare adesso,» disse John alla moglie «ma ci sono due vecchie un paio di tavoli più in là che stanno cercando di ipnotizzarmi.»<br>Laura, subito pronta ad afferrare la battuta, ostentò accuratamente di sbadigliare, poi piegò la testa come per scrutare il cielo in cerca di un aereo.<br>«Proprio dietro di te» aggiunse il marito. «Per questo non puoi voltarti subito... si noterebbe troppo.»<br>Laura ricorse al trucco più vecchio che esista, quello di far cadere il tovagliolo, poi si chinò cercandolo a tentoni ai suoi piedi, e scoccò un'occhiata da sopra la spalla sinistra mentre si tirava di nuovo su. Tirò in dentro le guance, primo segno rivelatore di una crisi isterica repressa.
==''Non guardare adesso''==
'''Maria Teresa Marenco'''<br>
« Non guardare adesso » disse John alla moglie, « ma dietro di noi, un paio di tavoli più in là, ci sono due vegliarde che stanno cercando di ipnotizzarmi. »<br>Laura, reagendo immediatamente, finse di sbadigliare con gesti studiati, poi inclinò il capo come a scrutare il cielo alla ricerca di un aereo inesistente.
{{NDR|Daphne Du Maurier, ''Non guardare adesso'' (''Don't Look Now''), traduzione di Maria Teresa Marenco, da Incontri con i fantaspiriti di Fruttero e Lucentini, Omnibus, Arnoldo Mondadori Editore, 1978.}}
==''Marea di settembre''==
===Incipit===
'''LE PERSONE'''<br>'''Stella Martyn - Cherry - Evan Bavies - Jimmy - Roberto Nanson - La signora Tucket'''<br>Il primo atto si svolge nella stanza di soggiorno: sono le sei pomeridiane di un giorno d'estate. Il secondo atto ha due quadri: il primo è lo studio, circa due mesi dopo, di pomeriggio; il secondo quadro si svolge nello stesso ambiente, la sera del medesimo giorno. Anche il terzo atto ha due quadri: il primo è la stanza di soggiorno, e siamo al mattino dopo; il secondo è conseguente: stesso ambiente, poche ore dopo.<br>''La casa di Stella in un estuario della Cornovaglia. L'azione si svolge nella stanza di soggiorno della casa e nello studio.'' [...]<br>'''ATTO PRIMO'''<br>''(Dall'anticamera entra la signora Tucket. È grassottella, con un seno abbondante, capelli non troppo ben pettinati, espressione gaia. Grembiule da cucina; porta un cesto con pezzi di legno e canticchia a mezza voce. Mette la legna vicino al fuoco, poi va alla credenza a prendere un vassoio e dei bicchieri. Raddrizza le reti che sono un po' a sghimbescio, poi esce nuovamente da sinistra. In questo momento, dall'imbarcatoio qualcuno fischia e chiama « Stella ». Un uomo, guarda attraverso l'apertura a sbarre. È Roberto Nanson, l'amico di famiglia. È sulla cinquantina ma dimostra di più. Può avere i capelli grigi oppure un'incipiente calvizie. Uno di quegli uomini che sono preziosi nei momenti difficili. Buono, premuroso e fedele; gli manca alquanto il senso dell'umorismo, non è affatto brillante, ma tanto caro e simpatico)
{{NDR|Daphne Du Maurier, ''Marea di settembre'', traduzione di Ada Salvatore, da IL DRAMMA di Lucio Ridenti, 27° Anno, n. 143, 1951.}}
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*Daphne Du Maurier, ''Mia cugina Rachele'' (''My cousin Rachel''), traduzione di Ida e Luciano Mercatali, Oscar, Arnoldo Mondadori Editore, 1956.
*Daphne Du Maurier, ''Il calice di Vandea'' (''The Glass-Blowers''), traduzione di Luigi Margoli, Oscar Mondadori, 1976.
*Daphne Du Maurier, ''A Venezia... un dicembre rosso shocking'' - (''Non guardare adesso'' - edizione Rizzoli 1972) - (''Not After Midnight'') traduzione di Gioia Zannino Angiolillo, BUR 1980.
*Daphne Du Maurier, ''
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