Hunter Stockton Thompson: differenze tra le versioni

giornalista e scrittore statunitense
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Versione delle 12:01, 18 nov 2007

Hunter Stockton Thompson (1937 – 2005), giornalista e scrittore statunitense.

File:HunterSThompson mkd.jpg
Hunter Stockton Thompson

Cronache del rum

Incipit

Il mio appartamento a New York stava su Perry Street, cinque minuti a piedi dal White Horse. Ci andavo a sbronzarmi spesso, anche se non mi vedevano di buon occhio perché portavo la cravatta. La gente normale non voleva avere a che fare con me.
Sono andato a sbevazzarci la sera in cui dovevo partire per San Juan. Phin Rollins, un mio vecchio collega, offriva i boccali di birra e io li scolavo cercando di ubriacarmi abbastanza per dormire in aereo. C'era anche Art Millick, il tassista più depravato di New York. Per non parlare di Duke Peterson, appena tornato dalle isole Vergini. Ho il vago ricordo di Peterson che mi allunga una lista di persone da andare a trovare appena arrivato a St. Thomas, ma la lista l'ho persa e quelli chi li ha più visti?

Citazioni

  • Mi capitava di lavorare per tre giornali insieme. Scrivevo gli avvisi pubblicitari per i casinò e i bowling appena inaugurati. Facevo il consulente per il racket dei combattimenti fra galli, il critico gastronomico più corrotto dell'isola, il fotografo di yacht e la vittima preferita della polizia locale. Era un mondo avido e io ci sguazzavo. Ho fatto amicizia con un sacco di personaggi, avevo abbastanza soldi per spassarmela e ho capito un sacco di cose sul mondo che non avrei potuto imparare in nessun altro modo. (p. 16)
  • Mi sono svaccato sulla sedia e ho ripreso a trincare. Il cuoco in cucina faceva un casino d'inferno e per qualche ragione il pianoforte si era zittito. Dall'interno arrivava una gnagnera in spagnolo, un sottofondo in incoerente a quei pensieri senza capo né coda. Per la prima volta ho avuto la sensazione di trovarmi in un Paese straniero, la vera distanza che avevo messo tra me e il mio ultimo domicilio. Non c'era motivo di sentirsi sotto pressione, ma non ci potevo fare niente: l'oppressione dell'afa e del tempo che passa, una tensione indolente che, nei posti dove la gente suda per ventiquattr'ore al giorno, continua a salire. (p. 41)

[Hunter Stockton Thompson, Cronache del rum, (The Rum Diary), traduzione di Marco Rossari, Baldini & Castoldi, Milano, 2007. ISBN 9788860731104]

Bibliografia

  • Hunter Stockton Thompson, Cronache del rum, (The Rum Diary), traduzione di Marco Rossari, Baldini & Castoldi, Milano, 2007. ISBN 9788860731104

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